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Alessandria

‘No alla discarica di Sezzadio’: gli agricoltori chiedono l’intervento dei politici

Redazione Quotidiano Piemontese

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Lunedì, in Comune ad Acqui Terme, si è svolta una riunione tra le Associazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura e Cia) e una rappresentanza dei 24 Comuni in convenzione per fare il punto sulla grave situazione della discarica di Sezzadio. La storia della discarica di rifiuti speciali è iniziata nel lontano 2012 e, tra ricorsi e controricorsi, si è arrivati ad oggi con un provvedimento autorizzativo della sua realizzazione da parte della Provincia.

Le organizzazioni agricole intendono coinvolgere la politica provinciale, regionale, nazionale ed europea, espressione del nostro territorio e con questi rappresentanti trovare soluzioni affinché il Monferrato non venga deturpato da progetti non voluti da tutta la popolazione.

“La falda acquifera – ricorda Valter Parodi, direttore di Confagricoltura – è una risorsa insostituibile per il territorio e non deve essere messa a rischio da progetti di natura industriale potenzialmente inquinanti”.

“Per quanto riguarda la tangenziale di Sezzadio – continua Carlo Ricagni, direttore della CIA – opera definita ‘di compensazione’ per la realizzazione della discarica, oltre a sottrarre all’agricoltura dei fertili terreni coltivati anche a ortaggi, provocherebbe di riflesso una grave e insanabile ferita al territorio”.

Conclude Emiliano Bracco, vicedirettore di Coldiretti: “Saremo al fianco degli agricoltori e dei cittadini, l’acqua della falda di Predosa/Sezzadio già alimenta 50mila persone e ne potrebbe servire fino a 200mila. Sul bene acqua non si scherza; è un bene a disposizione di tutti e nessuno può metterlo in pericolo”.

 

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