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Economia

Scoppia la situazione fra azienda e sindacati per Italia Online – ex Seat Pagine Gialle, parte lo sciopero

Redazione Quotidiano Piemontese

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La trattativa tra Italia online ex Seat e i sindacati è si è piantata e i lavoratori hanno deciso di indire uno sciopero giovedì 20 ottobre per otto ore. I dipendenti torinesi realizzeranno due presidi sotto la sede di corso Mortara e sotto la Prefettura, in piazza Castello.

La protesta nasce dalla richiesta di 700 esuberi presentata da Italia Online,  pochi mesi dopo l’acquisizione di Seat-Pagine Gialle.  Per la precisione per 417 è stata richiesta  la cassa integrazione a zero ore per due anni e dopo giugno del 2018 ci sarà una la quasi certa fuoriuscita dall’azienda. Per altri 283 ci sarà una cassa integrazione a rotazione con la sede di Torino pesantemente coinvolta :sono a rischio 164 lavoratori su 400

La situazione di Seat Pagine Gialle raccontata dal sindacato SIC – CIGL

Sostanzialmente emerge dal confronto effettuato fino ad ora che sugli organici complessivi di ITALIAONLINE pari a 1.106 dipendenti (esclusi i dirigenti) le 700 eccedenze dovrebbero essere trattate, secondo l’azienda, con l’utilizzo per 417 lavoratori della cassa integrazione a zero ore per 24 mesi (scadenza il 20 giugno 2018) e per i restanti 283 la cassa integrazione a rotazione (4 giorni mese per 24 mesi). Altro punto nodale è l’età anagrafica degli occupati in azienda che pur essendo mediamente alta, rispetto all’attuale legislazione, non permette di accompagnare le lavoratrici ed i lavoratori in pensione.
L’utilizzo massiccio della cassa integrazione a zero ore, non attiva immediatamente la fuoriuscita dai lavoratori dall’azienda, ma ne paventa una quasi certa espulsione a giugno del 2018 quando terminerà la cassa anche alla luce della ferma posizione di IOL che ad oggi non considera la possibilità di riqualificarli e ricollocarli in altre attività aziendali e mantiene il numero indicato, contestualmente, altri 283 lavoratori, aumentando la frequenza rotativa della cassa integrazione rispetto a quella precedente.
Il risultato della riorganizzazione in atto è che l’azienda rimane “solamente” con 406 dipendenti pienamente attivi ed un fortissimo depauperamento degli organici presso le 11 sedi IOL attualmente presenti nel territorio nazionale.
La fusione di due aziende (ex SEAT PG ed ex IOL) avvenuta il 20 giugno u.s. praticamente dimezza la Forza Lavoro!
Il confronto ad oggi non ha fatto emergere spazi di trattativa che possano significativamente modificare quanto l’azienda sostiene con decisone. Le reiterate richieste sindacali di attivare un ammortizzatore come “la solidarietà difensiva” rispetto alla cassa integrazione straordinaria che permetterebbe di mantenere nel ciclo produttivo tutti i lavoratori coinvolgendo l’intero organico ed aumentando l’arco temporale per avere più tempo di riorganizzarsi, passando dai 24 mesi della cassa ai 36 mesi della solidarietà, e nel quale auspichiamo che il piano industriale possa dare i suoi risultati positivi e l’economia del Paese si riprenda, sono state respinte.
Altre e molteplici richieste avanzate dalle Parti Sociali – maggiore utilizzo della cassa integrazione a rotazione, ricollocazione/riqualificazione, esodi incentivati, attivazione di un bacino di reperimento dalle “casse integrazioni a zero ore” in sostituzione dei lavoratori che volontariamente escono dall’azienda – hanno trovato una scarsa sensibilità da parte di IOL, tutte azioni che mirano a diminuire sensibilmente il “pesantissimo” impatto sulla occupazione.

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