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Lavoro

Foodora, l’azienda prende posizione dopo lo sciopero dei rider

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo la protesta dei rider Foodora, partita nei giorni scorsi da Torino, l’azienda ha deciso di prendere posizione con una nota nella quale si dice “pronta a confrontarsi con le Istituzioni competenti per poter rappresentare nel dettaglio la posizione aziendale, avviando un utile e costruttivo dialogo” e annuncia che “allineerà il compenso per ordine in entrambe le città nelle quali è presente al momento, incrementandolo a 4 euro lordi a consegna”.

Ecco di seguito il comunicato diffuso da Foodora

In relazione allo stato di agitazione da parte di alcuni rider, foodora ha fin qui voluto mantenere la massima riservatezza per tutelare tutte le parti interessate – in particolare i tanti rider che non hanno preso parte alla protesta, i circa 1000 ristoranti partner e i tanti clienti che si avvalgono del nostro servizio – ma a seguito dei recenti sviluppi e delle inesattezze riportate in diversi contesti, l’azienda desidera chiarire la propria posizione.

Foodora ricorda in primo luogo che sta operando nel pieno rispetto della vigente normativa e pertanto, in aggiunta al compenso economico previsto per le consegne dei rider, versa regolarmente i contributi e i premi assicurativi, rispettivamente all’INPS e all’INAIL, a copertura in caso di ricovero ospedaliero, maternità e infortuni sul lavoro, ed i contributi previdenziali.

L’azienda intende inoltre sottolineare che soltanto una minima parte dei propri rider ha preso parte alla protesta, mentre la stragrande maggioranza non lo ha fatto ed ha continuato a collaborare attivamente.

Foodora è pronta a confrontarsi con le Istituzioni competenti per poter rappresentare nel dettaglio la posizione aziendale, avviando un utile e costruttivo dialogo. A questo proposito, consideriamo significativa l’attenzione e l’attività istituzionale dedicata alla questione.

Per comprendere meglio le scelte dell’azienda, condividiamo le seguenti informazioni:

Chi è foodora
Foodora è una piattaforma digitale che fornisce ai ristoranti partner un servizio di promozione e marketing ed in aggiunta un servizio per la consegna dei piatti, attivo da settembre 2015 nelle città di Milano e Torino, arrivando in pochi mesi a creare un network di circa 700 rider attivi.

La frequenza degli ordini
I clienti ordinano quasi esclusivamente in due momenti della giornata: durante l’ora della pausa pranzo e, in maniera particolarmente concentrata, durante l’ora di cena. Infatti, circa il 70% degli ordini vengono ricevuti tra le 19:00 e le 21:30. Inoltre, durante il fine settimana ci sono dei picchi che raggiungono volumi quasi doppi rispetto ai giorni feriali.

Il passaggio da un contratto orario a un contratto su compenso per ogni ordine
Per gestire in modo più efficiente questi picchi di domanda e permettere un incremento dei compensi, l’azienda ha deciso, dopo un periodo sperimentale, di passare da un compenso su base oraria ad un corrispettivo per ciascun ordine portato a termine. Ne è risultato, analizzando i dati di settembre, che in questo modo ogni rider ha guadagnato in media il 20% in più rispetto allo schema compensativo precedente.

La risposta di foodora alla richiesta dei rider
Nei giorni scorsi, dopo aver ascoltato le numerose riflessioni e gli spunti di discussione da parte dei rider, foodora ha deciso di apportare i seguenti miglioramenti. A partire dal prossimo 1° novembre 2016 l’azienda allineerà il compenso per ordine in entrambe le città nelle quali è presente al momento, incrementandolo a 4 euro lordi a consegna. Secondo il dato storico, i rider consegnano in media almeno 2 ordini ogni ora, pari ad un compenso medio di 8 euro lordi (7,20 euro netti) ogni ora, superiore rispetto allo schema remunerativo orario precedente (5,60 euro lordi all’ora).

In aggiunta, l’azienda ha stipulato un’ulteriore assicurazione integrativa per tutti i danni a terze parti durante l’attività. In più, foodora ha sottoscritto alcune convenzioni per la manutenzione delle biciclette (50% di sconto sul listino presso le officine convenzionate) a beneficio dell’intera flotta.

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