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Cronaca

Si impicca in carcere, collaboratore di giustizia in coma al Maria Vittoria

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ieri sera intorno alle ore 20.00 un detenuto, G. G., collaboratore di giustizia ristretto presso la Sezione collaboratori della Casa Circondariale di Torino si è impiccato.  Attualmente si trova in coma farmacologico presso l’ospedale Maria Vittoria di Torino.

L’intervento del personale di polizia penitenziaria ha sì evitato la morte dell’uomo, ma le sue condizioni sono comunque gravissime.

A dare la notizia Vicente Santilli, segretario regionale piemontese del Sappe, che sottolinea come “ogni anno l’esperienza e la scrupolosità della Polizia penitenziaria cura il mal di vivere di migliaia di persone malgrado le note problematiche del sistema ed, in particolare, della carenza d’organico”.

Donato Capece, segretario generale del Sappe, commenta: “Questo nuovo drammatico evento critico commesso da un detenuto evidenzia come i problemi sociali e umani permangono, eccome!, nei penitenziari, lasciando isolato il personale di Polizia Penitenziaria a gestire queste situazioni di emergenza. Gli istituti penitenziari hanno l’obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l’Italia è certamente all’avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici. Ma essi rappresentano un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti”.

Spiega il sindacato che dal 1992 al 2016 sono stati oltre 20mila i detenuti che hanno tentato il suicidio in carcere salvati dalla polizia e  quasi 142mila che hanno tentato atti di autolesionismo.

 

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