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Incendio alla raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi nel pavese, vicino al Piemonte. Il sindaco: state chiusi in casa

Redazione Quotidiano Piemontese

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Un grave incendio è accaduto nel pomeriggio nel polo industriale di Sannazzaro dei Burgundi nella Bassa Lomellina ai confini con il Piemonte. Le fiamme si sono levate con grande violenza per un’esplosione in una zona denominata Cantiere Est 2, di recente realizzazione.

L’incendio in tempo reale dalla webcam sulla torre civica di Sannazzaro dei Burgundi

Secondo i testimoni si è generata una palla di fuoco alta decine di metri. Sul posto sono arrivati una quarantina di vigili del fuoco oltre alle squadre interne di sicurezza e le forze dell’ordine.

Il Comune di Sannazzaro ha consigliato ai cittadini di restare in casa

Alle ore 15.40 si è verificato un incidente presso lo stabilimento ENI Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi ed è stato attivato il Piano di Emergenza Interno. Per il momento non sussistono pericoli per la popolazione residente . Le forze di intervento sono all’opera per mantenere la situazione sotto controllo. Rimanete chiusi dentro le vostre abitazioni o cercate riparo nel locale chiuso più vicino. Prestate attenzione ai messaggi trasmessi al fine dell’aggiornamento della situazione. Non ci sono persone ferite. Sono stati allertati Protezione Civile, ARPA, ATS e sono già intervenuti i Vigili del Fuoco di Pavia

Le scuole di Sannazzaro de’ Burgondi, Pieve Albignola, Mezzana Bigli, Ferrera Erbognone e Scaldasole saranno chiuse venerdì 2 dicembre.

A seguito dell’incendio dell’impianto EST della Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, in via del tutto cautelativo e preventivo, i Sindaci dei Comuni di Sannazzaro de’ Burgondi, Pieve Albignola, Mezzana Bigli, Ferrera Erbognone e Scaldasole hanno deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di venerdì 02/12/2016. Si comunica inoltre che gli incendi sono stati domati grazie al tempestivo intervento delle squadre di emergenza interna ENI e dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale. Non si registrano danni alle persone e l’unica preoccupazione in fase di accertamento è ambientale.

Dal sito di Arpa Lombardia

L’incendio si è sviluppato all’unità 90 dell’impianto EST a partire dalle 15.30 – 15.45; già alle 17.45 l’incendio era sotto controllo, le fiamme non più visibili e in funzione le torce d’emergenza; non risultano feriti.
L’impianto EST è nato per la lavorazione delle sabbie bituminose, attualmente tratta principalmente residui della lavorazione ENI.
E’ scattato il piano di emergenza esterno.
ARPA è presente sul posto sia come Gruppo Base sia come gruppo specialistico emissioni atmosferiche (campionamento aria), in sede è presente il gruppo specialistico RIR ed è stata attivata la reperibilità meteo. Le condizioni indicano vento debole proveniente da sud–ovest, che continuerà anche per le prossime ore, presenza di inversione.
Nube diretta verso Sannazzaro, Scaldasole e Groppello.
Le strade intorno alla raffineria sono bloccate, è stata data indicazione ai cittadini di tener chiuse le finestre. Dall’incendio oltre alle polveri possono essersi diffuse sostanze solforate in particolare anidride solforosa e acido solfidrico, sostanze irritanti sia naso sia gola. L’acido solfidrico è tossico a concentrazioni elevate, concentrazioni che non sono prevedibili verso le aree abitate situate a distanze maggiori di 400 – 500 m.
Verificate le informazioni sul piano di emergenza esterno (scenari incidentali con impatto all’esterno della raffineria) la terza zona, ovvero quella in cui è possibile avere concentrazioni di tossici con livello LOC (level of concern) in grado di dare disturbo/ bruciori/irritazioni ma NON danni irreversibili, è prevista fino a un massimo 1330 m all’esterno dello stabilimento, comprendendo quindi una parte dell’abitato di Sannazzaro. E’ quindi utile e corretta l’indicazione data alla popolazione di rimanere in luoghi chiusi. L’abitato di Sannazzaro (il più vicino) è situato ad oltre 1000 mt.

Dal sito Eni

In relazione all’incendio che si è sviluppato oggi presso l’impianto Est della Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, Eni sta ultimando le operazioni di spegnimento degli ultimi focolai. L’intervento tempestivo ed efficace di tutte le misure di sicurezza e prevenzione hanno consentito l’allontanamento immediato di tutti i lavoratori presenti nell’impianto, garantendo così la salvaguardia e l’incolumità delle persone. La società prende atto che dai primi rilievi compiuti dalle autorità locali competenti non risultano nell’aria particolari concentrazioni di sostanze inquinanti. Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento. Eni fornirà ulteriori aggiornamenti non appena disponibili.

Si stanno mettendo in atto misure di controllo ambientale sul territorio

È attualmente in corso una riunione presso la Raffineria ENI in cui i Sindaci ed Enti di controllo stanno programmando le azioni da intraprendere nelle prossime ore. Tra queste è in corso una piani pianificazione di un monitoraggio della qualità dell’aria con mezzi mobili di ARPA sui potenziali punti di ricaduta attraverso l’analisi delle condizioni meteo durante l’evento di oggi. Saranno perciò posizionate due centraline a Dorno e Scaldasole dove “a ombrello” sono previste le ricadute. I campioni prelevati saranno successivamente analizzati dai laboratori dell’Agenzia.

Aggiornamento delle 9.30 del 2 dicembre da Eni

In relazione all’incendio che si è sviluppato ieri pomeriggio presso l’impianto Est della Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, Eni conferma che alle ore 7:50 è stato comunicato il “cessato allarme” di Raffineria.

Tutto il personale diretto e indiretto sta entrando nella Raffineria per le quotidiane attività. L’accesso all’impianto EST è limitato al personale operativo e di sicurezza che, insieme ai Vigili del Fuoco del corpo nazionale, sta operando per completare le attività di raffreddamento dell’impianto dove permane, in una zona circoscritta e sotto controllo, una residua combustione finalizzata a gestire in sicurezza i prodotti gassosi ancora presenti nelle linee dell’impianto interessate dall’evento.

L’impianto danneggiato è quello relativo alla tecnologia EST, che è stato isolato dal resto degli impianti e per il quale, appena sarà possibile, verrà fatta una valutazione dei danni. Le cause dell’incendio saranno accertate di concerto con le autorità competenti.

I sistemi di sicurezza sono stati attivati con estrema tempestività, hanno funzionato correttamente e hanno garantito la salvaguardia e incolumità delle persone. Secondo quanto risulta dai primi rilievi degli organismi locali competenti, non vi sono nell’aria concentrazioni significative di inquinanti.