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Cronaca

No Tav, chiesti dieci mesi di reclusione per Gianni Vattimo

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dieci mesi di reclusione per un reato di falso. E’ quanto ha chiesto stamane il pm Antonio Rinaudo nei confronti del filosofo Gianni Vattimo, processato in tribunale per una questione legata al movimento No Tav.  I fatti risalgono al 2013, quando Vattimo era parlamentare europeo. All’epoca i filosofo visitò il carcere delle Vallette e si fece accompagnare da due attivisti No Tav che intendevano incontrare dei loro compagni agli arresti. Quando entrarono Vattimo li presentò come “consulenti per i movimenti sociali”, cosa che, ha spiegato il pm Rinaudo, non era vero.

Ecco il motivo della richiesta del pm. Che, per gli altri due imputati, ha chiesto rispettivamente nove mesi per Nicoletta Dosio (che accompagnò Vattimo in due occasioni) e sette mesi per Luca Abbà.

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