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Scorie nucleari in Piemonte: no a nuovo deposito temporaneo a Trino, Bosco Marengo sarà smantellato

Redazione Quotidiano Piemontese

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Si è svolto il Tavolo della trasparenza per le attività di smantellamento degli impianti nucleari di Trino, Saluggia e Bosco Marengo, convocato dall’assessore all’Ambiente della

Regione Piemonte, Alberto Valmaggia. Il Tavolo ha fatto il punto sulla situazione delle scorie presenti in Piemonte, sancendo che non ci sarà nessun nuovo deposito temporaneo a Trino, Bosco Marengo sarà smantellato.

Nel corso del tavolo è stato fatto il punto sull’avanzamento delle attività di disattivazione dei tre impianti nucleari piemontesi di Trino, Saluggia e Bosco Marengo da parte dei rappresentanti del management di Sogin.

Al Tavolo hanno partecipato, oltre ao management di Sogin, la società di Stato che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi, rappresentanti di Arpa, Ispra, Prefettura di Vercelli ed Enti locali, associazioni di tutela ambientale e di categoria.

Secondo quanto comunicato da Sogin, nella centrale nucleare “Enrico Fermi” di Trino non saranno costruiti nuovi depositi temporanei ma solo adeguati quelli esistenti, grazie alla conclusione, con un anticipo di 3 anni, delle attività di supercompattazione del primo lotto di oltre 1000 fusti radioattivi, che ha ridotto il loro volume di 2,5 volte.

In base a quanto relazionato dai rappresentanti della Sogin, nell’impianto Eurex di Saluggia sono terminati i lavori di realizzazione del deposito temporaneo D2 e della Nuova Cabina Elettrica e si è in attesa delle relative licenze d’esercizio. È in corso la costruzione del complesso Cemex, comprensivo del deposito temporaneo D3, per il quale sono iniziati i lavori di realizzazione del solaio della struttura a piano campagna. Il Cemex consentirà la cementazione dei rifiuti radioattivi liquidi presenti sul sito in vista del loro successivo conferimento al Deposito Nazionale.

L’impianto FN di Bosco Marengo sarà il primo impianto nucleare italiano nel quale ha assicurato Sogin terminerà le attività di decommissioning. La società prevede infatti il raggiungimento del “brown field” dell’impianto di Bosco Marengo nel 2017. Con la condizione di “brown field” le strutture sono smantellate e i rifiuti radioattivi condizionati sono stoccati nel deposito temporaneo del sito, pronti per essere trasferiti al Deposito Nazionale. Nel sito è stato autorizzato lo svolgimento delle operazioni di supercompattazione e cementazione di circa 900 fusti di rifiuti radioattivi presso un operatore terzo. Questi rifiuti saranno quindi stoccati nel locale B106 nel quale sono state avviate le attività per adeguarlo a deposito temporaneo.

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