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Società

Nasce a Torino la rete italiana degli Urban Center

Redazione Quotidiano Piemontese

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Fare rete per promuovere iniziative comuni e buone pratiche, diffondere la conoscenza degli urban center e costruire una cultura della trasformazione delle città e del coinvolgimento dei cittadini. È questo in sintesi l’obiettivo della nuova rete di urban center italiani, nata a Torino con la firma della lettera di intenti promossa dalle agenzie di Torino e Bologna. Al progetto, oltre a quelle delle due città promotrici, aderiscono le realtà di Bari, Bitonto, Brescia, Ferrara e Spoleto. Siglando l’accordo, esprimono la loro volontà di creare un progetto nazionale mirato a costruire opportunità di collaborazione tra le agenzie, anche coinvolgendo soggetti esterni, scambiare buone pratiche, costruire un percorso condiviso su temi come le politiche urbane e la trasformazione delle città, fare sinergia su progetti internazionali come i bandi europei.

La firma è realizzata in occasione del kick off meeting del progetto EUCANET, il bando europeo Europe for Citizens – reti di città, che vede coinvolte le realtà di Torino e Bologna e che rappresenta la prima azione concreta espressa dalla rete. Attraverso i finanziamenti di EUCANET sarà possibile avviare, tra il 2017 e il 2018, iniziative e attività diverse che traguardino alla costituzione della rete europea. Partner del progetto sono la città di Skopje con la Faculty of Architecture of the SS Cyril and Methodius University in Skopje, Marsiglia con Euromediterranée, Cluj-Napoca con il Cluj Urban Center, Rotterdam con la Biennale di ArchitetturaIABR, lo Stockholm Environment Institute at University of York, ICLEI, ed Eurocities WG urban Agenda.

Che cosa sono gli urban center? Sono organizzazioni nate per comunicare le trasformazioni urbane, a disposizione dei cittadini e di tutti i soggetti territoriali. Implementano le reti di relazioni tra vari soggetti e costruiscono le condizioni per rendere i cittadini più consapevoli e informati sulla vita della loro città. Per la maggior parte sono strutture nate per iniziativa pubblica, esprimono spesso un legame forte con l’amministrazione cittadina o altri attori istituzionali (Università, Ordini professionali), e si propongono come luogo di confronto, di ascolto e dialogo tra le parti, di presentazione e traduzione di istanze collettive.

Alcuni hanno a disposizione spazi espositivi e una sede pubblica dove sviluppare le proprie attività; tutti lavorano utilizzando molto il web e i social network. Hanno una forte dimensione collaborativa, orientata alla messa in rete di attori, competenze e risorse locali. Per saperne di più su dove sono, come sono organizzati e quali attività svolgono gli urban center in Italia e nel mondo è possibile scaricare l’opuscolo divulgativo sul sito dell’Urban Center di Torino.

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