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Cronaca

Sostituirono i lavoratori in sciopero, condannati i gestori della Reggia di Venaria

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Tribunale di Ivrea ha accolto il ricorso del sindacato Usb a difesa del diritto di sciopero dei lavoratori della Reggia di Venaria, in seguito a una sostituzione di lavoratori in sciopero. Il Tribunale ha accolto il ricorso e confermato la condotta antisindacale di Coopculture, che peraltro non aveva comunicato i modi di erogazione del servizio minimo, ossia i lavoratori precettati e i modi e tempi del servizio previsto, prima dello sciopero indetto il 6 gennaio.

L’azienda non ha garantito la normale correttezza di informazione e trasparenza, ledendo il diritto di sciopero dei lavoratori, utilizzati dal Consorzio in totale libertà in spregio della legge.

Infatti, mentre i lavoratori erano tutti in sciopero, il giorno dell’Epifania la Reggia è rimasta interamente aperta poiché la società ha introdotto il giorno stesso un gruppo di nuovi lavoratori con un contratto giornaliero, che si sono aggiunti ai dipendenti precettati per legge, permettendo così di tenere aperte tutte le sale.

Lo sciopero contro le paghe basse della Reggia era l’ultima tappa di una mobilitazione durata più di un anno, dall’entrata in vigore del nuovo appalto dei servizi che ha peggiorato drasticamente le condizioni di lavoro dei dipendenti: meno ore lavorate, minor paga oraria, nessun supplemento domenicale e abolizione dei buoni pasto.

“Abbiamo seguito questa vicenda fin dall’inizio, al fianco dei lavoratori della Reggia – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi –. Volevamo capire come si conciliassero le code all’ingresso e il taglio delle ore di lavoro. Meno di un dipendente su 80 ettari di giardino e meno di un dipendente su 13 sale al piano terra. Abbiamo più volte spronato il Direttore Turetta a trovare almeno le risorse per garantire ai lavoratori il mantenimento degli standard salariali del contratto Federculture. Oggi il Tribunale di Ivrea dà ragione ai lavoratori – conclude l’esponente di Sinistra Italiana – ma, come abbiamo ribadito nell’ultima commissione Cultura all’Assessora Parigi, non sarà il momento di ristabilire le condizioni di dignità per i lavoratori della Reggia ripristinando le ore e la giusta retribuzione?”

 

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