Seguici su

Piemonte

Per la prima il Mauriziano comunica ai pazienti la quantità di radiazioni somministrate durante esami radiologici

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Una vera e propria rivoluzione in Radiologia. Per la prima volta l’ospedale Mauriziano di Torino comunica ai propri pazienti nei loro referti la quantità di radiazioni che sono state somministrate durante gli esami radiologici.

Le radiazioni mediche cui siamo esposti negli ultimi 20-30 anni sono più che raddoppiate. Colpa in parte della medicina difensiva ma anche degli strumenti diagnostici sempre più potenti come la Tac.

Nel 1980 le radiazioni cui era sottoposto un qualsiasi soggetto erano per l’80% di tipo naturale – cioè provenienti dall’ambiente – e solo il 15% di tipo medico. Percentuali che nell’arco di 30 anni si sono quasi ribaltate con le radiazioni utilizzate in ambito clinico, che oggi toccano quasi il 50% del totale. La principale fonte di radiazioni mediche è la tomografia computerizzata con il 77% della dose collettiva totale. Ormai si preferisce usare la Tac alla radiografia perché consente una visione maggiore, ma una Tac equivale a circa 250 lastre al torace.

Con un progetto ambizioso ed innovativo, il Dipartimento Diagnostica e Servizi, diretto dal dottor Stefano Cirillo, e la Fisica Sanitaria, diretta dal dottor Michele Stasi (Presidente Associazione Italiana di Fisica Medica), dell’ospedale Mauriziano di Torino (Direttore generale dottor Silvio Falco), sono oggi in grado di mettere a disposizione dei pazienti che effettuano procedure Tac la relativa informazione delle dosi assorbite durante l’esame, all’interno del CD paziente in modo automatico.

Infatti, con il coordinamento e supporto della Fisica Sanitaria, la ditta G-Squared di Vicenza ha sviluppato un software in grado di scambiare informazioni con il sistema di archiviazione delle immagini radiologiche ed elaborare un rapporto di dose che, una volta trasmesso al sistema, viene quindi inserito automaticamente nel CD paziente insieme alle immagini ed al referto radiologico. In questo modo, il paziente non solo avrà accesso alle immagini radiologiche ma sarà anche in grado di conoscere direttamente i dati relativi all’esposizione a radiazioni ionizzanti. Il paziente, oltre al dato riguardante l’esposizione radiologica, se desidera potrà avere ulteriori informazioni più dettagliate e spiegazioni scrivendo direttamente alla Fisica sanitaria, alla mail indicata in fondo al referto.

Così facendo, ogni paziente potrà sapere quante radiazioni ha assorbito nel corso di ogni singolo esame radiologico al quale si è sottoposto.

In futuro, partendo da questo progetto del Mauriziano, per la salute dei pazienti si potranno ottimizzare e standardizzare i protocolli, anche sulla TC e altre apparecchiature radiologiche, prescrivere in modo più appropriato per evitare esami inutili, avere diagnosi più rapide e meno dispendiose e riduzione delle liste d’attesa.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese