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Cultura

Meteorite in giardino ci porta su Marte per tre serate

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’edizione 2017 di Meteorite in Giardino si propone in una veste “spaziale” lanciando uno sguardo al futuro, alla scienza e alla tecnologia, grazie alla collaborazione con ALTEC-Aerospace Logistics Technology Engineering Company, il centro di eccellenza italiano, con sede a Torino, per la fornitura di servizi ingegneristici e logistici a supporto delle operazioni e dell’utilizzazione della Stazione Spaziale Internazionale e dello sviluppo e della realizzazione delle missioni di esplorazione planetaria e con INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica.

Cosa hanno in comune scienziati e artisti? Sicuramente la creatività e il desiderio di osservare e comprendere la realtà che ci circonda, esprimendo ognuno a modo proprio teorie e certezze, ipotesi e affermazioni.
Proporre un incontro tra l’immaginario artistico (visivo e musicale) e il rigore scientifico, permette di cogliere sensazioni e soddisfare curiosità inusitate e arricchisce, come ci insegna la Storia, la crescita della conoscenza delle diverse discipline.

Il progetto si articola in tre serate: martedì 20 giugno presso la sede di ALTEC in Corso Marche e martedì 27 giugno e giovedì 6 luglio presso la sede della Fondazione Merz in Via Limone; ogni evento prevede la presentazione del lavoro di un artista visivo, un concerto e una sezione di contenuti scientifici, in una logica di relazione tra arte, musica e scienza.

Nel corso della prima serata, il pubblico avrà la possibilità di visitare gli affascinanti e avveniristici spazi della sede ALTEC, da cui verrà comandata la missione EXOMARS 2020, e potrà vedere la simulazione della superficie di Marte presente nel centro aerospaziale.
Negli stessi spazi verrà allestita l’opera di Massimo Bartolini Starless: una grande scultura fatta di luminarie tipiche delle strade siciliane in festa, una caduta di stelle raccolte insieme in un’installazione poggiata sul pavimento. Le luci delle luminarie vengono azionate dagli impulsi della canzone Starless dei King Crimson che, silente nello spazio, trasferisce nelle luci un battito che risulta essere solo visivo.
La sezione musicale è affidata al ZilliacusPerssonRaitinen String Trio che eseguirà musiche contenute nel Voyager Golden Record. Il Voyager Golden Record è un disco per grammofono inserito nelle due sonde spaziali del Programma Voyager, lanciato nel 1977, contenente suoni della Terra, una selezione di brani musicali e immagini selezionate al fine di portare le diverse varietà di vita e cultura della Terra a qualunque forma di vita extraterrestre o specie umana del futuro che ne possa venire in possesso.
A chiudere il concerto un pezzo di Willy Merz il cui suono eseguito dal Trio verrà trattato elettronicamente, simulando pressione e atmosfera marziane: un’esperienza unica e irripetibile per rompere alcuni schemi mentali della fruizione musicale e per avvicinare con i sensi il mondo della tecnologia dei viaggi interplanetari.

Nella seconda serata presso la Fondazione Merz la curiosità dei visitatori sarà stimolata ulteriormente da un oggetto ormai di culto, come il Tethered Satellite System1, lanciato durante la missione spaziale STS-46 dal 31 luglio all’8 agosto 1992. A raccontare quella missione sarà Franco Malerba l’astronauta che vi prese parte e primo italiano a volare nello Spazio.
Il contributo artistico della serata sarà affidato Michele Guido con l’installazione video Pulsar_ 2017 che, grazie al contributo scientifico di Altec e degli scienziati dell’Osservatorio Astrofisico di Torino (INAF) impegnati nella missione spaziale Gaia dell’ESA, indaga, sia nel microcosmo che nel macrocosmo, il rapporto che c’è tra alcune rappresentazioni iconografiche nell’arte classica e la visione dei corpi celesti nello spazio cosmico.
Il programma musicale prevede l’intervento del violoncellista Thomas Demenga e di Quartetto Ardea con musiche di Bach e Demenga.

La terza serata vedrà protagonisti due importanti personalità artistiche contemporanee: l’artista Costas Varotsos e la pianista Caroline Haffner Murat, mentre la parte scientifica sarà affidato a Mariateresa Crosta astrofisica presso INAF-Osservatorio astronomico di Torino.
Costas Varotsos presenta Horizon, una scultura costituita da alcuni grandi tondi in ferro riempiti fino a metà con liste di vetro. La successione di queste forme circolari crea un andamento continuo e diviene incontro tra cielo e terra, i quali così si con-fondono e impediscono di capire bene dove sia la realtà e dove l’artificio. Il concerto di Caroline Haffner Murat comprende brani di F.Liszt, F.Chopin, C.Debussy, P.Fénelon, P.Glass e W.Merz.

PROGRAMMA

Martedì 20 giugno ore 19.30
ALTEC Aerospace Logistics Technology Engineering Company, C.so Marche 79, Torino
ingresso gratuito solo su prenotazione entro il 15 giugno: opening@fondazionemerz.org
ore 19.30 itinerario spaziale guidato
ore 20.30 Starless, installazione di Massimo Bartolini
The Voyager Concert, concerto di ZilliacusPerssonRaitinen String Trio

Martedì 27 giugno ore 21
Fondazione Merz, via Limone 24 – ingresso libero
Conversazione con Franco Malerba, primo astronauta italiano
Opus One, concerto di Thomas Demenga, violoncello e Quartetto Ardea
Pulsar, installazione video di Michele Guido

Giovedì 6 luglio ore 21
Fondazione Merz, via Limone 24 – ingresso libero
Conversazione con Mariateresa Crosta, astrofisica presso INAF
Cartoline dallo spazio, concerto di Caroline Haffner Murat, pianoforte
Horizon, scultura di Costas Varotsos

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