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Cronaca

Rivendevano auto di lusso rubate in concessionaria, 11 arresti

Redazione Quotidiano Piemontese

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Auto di lusso rubate rivendute con documenti falsi direttamente in concessionaria. Sono 11 le persone arrestate, di cui 9 in carcere e 2 con l’obbligo di presentazione, a seguito dell’operazione  degli agenti di polizia denominata “Tarantella”

Lo sviluppo dell’attività investigativa ha consentito di rilevare un’attività di riciclaggio su veicoli di altra gamma di provenienza illecita, anche mediante utilizzo di documenti di circolazione esteri rubati in bianco e di raccogliere elementi di responsabilità a carico di 10 persone, 3 delle quali esercenti l’attività di carrozziere operanti nel capoluogo sabaudo e 6 dedite al commercio di veicoli.

L’indagine

L’indagine, avviata nel 2015, prende spunto da un controllo amministrativo eseguito presso una concessionaria di autoveicoli di Torino, dove è stata rinvenuta una vettura oggetto di riciclaggio.

La Procura della Repubblica di Torino ha delegato l’esecuzione di una perquisizione nei confronti di S.D., albanese intestatario del veicolo nonché titolare di una carrozzeria nella zona Nord di Torino, che ha consentito  di sequestrare documentazione relativa al medesimo veicolo, nonché riferita ad un’autovettura Range Rover Evoque, risultata anch’essa di provenienza illecita.

Arresti

Nella mattinata di martedì 12 dicembre sono state tratte in arresto nove delle dieci persone colpite dalla misura. L’ordinanza di applicazione della misura cautelare è stata eseguita nei confronti di tutti i destinatari, ad eccezione di uno di loro nel frattempo deceduto.

Contestualmente, è stata riscontrata una parallela attività di associazione a delinquere finalizzata alla truffa: i truffatori  costituivano autosaloni per il tempo strettamente necessario a porre in vendita autovetture ed incassare l’anticipo e/o l’intero valore pattuito, senza mai consegnarle agli acquirenti.

Le società e i locali commerciali, una volta definite le truffe, venivano abbandonati per costituirne nuovi, in altri luoghi, con medesimo fine.

Tale attività investigativa è anche stata determinante preludio all’emissione di un’ulteriore ordinanza di applicazione di misura cautelare eseguita dalla G.d.F. di Torino il 27 ottobre scorso, a carico di 27 persone per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa in danno dello Stato ed al riciclaggio di denaro.

In sintesi, tre dei personaggi già emersi nell’attività condotta dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale, oltre ad occuparsi del riciclaggio di auto, facevano parte di una organizzazione criminale che, secondo un ormai rodato sistema, otteneva da enti riconosciuti nel settore della gestione dei mercati energetici finanziamenti consistenti in certificati bianchi e T.E.E. che venivano accreditati su conti correnti di ditte italiane compiacenti per poi essere trasferiti in conti bulgari facenti capo al sodalizio.

Naturalmente i lavori per i quali venivano richiesti ed ottenuti gli incentivi non venivano mai eseguiti.

Il denaro, una volta trasferito sui conti bulgari, veniva prelevato in Italia da sportelli automatici mediante l’utilizzo di bancomat; tale contante veniva in parte investito nell’acquisto di veicoli nuovi di notevole valore commerciale nonché in beni di lusso.

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