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Economia

Il Piemonte inizia il percorso per avere più autonomia. Chiamparino: “Si punta ad un regionalismo virtuoso”

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sanità, beni paesaggistici e culturali, le politiche attive del lavoro, l’istruzione e formazione, la montagna, la finanza pubblica, l’ambiente, l’internazionalizzazione del sistema industriale. Sono le materie della delibera  approvata oggi dalla Giunta sull’autonomia regionale che sarà discussa domani con il Governo.

Chiamparino e il vicepresidente della Regione incontreranno domani il viceministro agli Affari regionali insieme con la Regione Liguria, con l’obiettivo di essere, all’avvio delle nuova legislatura nazionale, allo stesso tavolo con l’Emilia Romagna e la Lombardia, che su questi temi sono partite da poco tempo.

“Si punta ad un regionalismo virtuoso – ha spiegato Chiamparino – che non intende ottenere più potere e più soldi, bensì dare maggiore efficacia alle politiche della Regione, anche nella convinzione che se Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Lombardia si muoveranno insieme potrebbe finalmente prendere forma l’idea della Macroregione funzionale del nord-ovest”.

“L’autonomia regionale è infatti un tema sul quale il Piemonte aveva già avanzato alcune importanti riflessioni nel 2008 – continua Chiamparino – durante la legislatura Bresso”.

E continua:

Oggi riprendiamo questo dibattito, all’indomani del fallimento del referendum del dicembre 2016, con uno spirito di confronto produttivo a livello nazionale capace di superare gli sterili slogan sull’autonomia regionale e indicando temi concreti (come ad esempio la previdenza complementare dovuta al progressivo invecchiamento della popolazione, le politiche per la montagna e quelle culturali, nonché quelle sul lavoro e sulla sanità) sui quali l’accorpamento delle competenze e la semplificazione delle procedure può davvero fare la differenza per lo sviluppo futuro della nostra regione. Vogliamo ragionare sul lungo periodo, e cominciare a mettere alcuni paletti sui quali avviare il confronto che sarà, giocoforza, con la prossima legislatura, contando sull’interesse già dimostrato da questo governo, che incontreremo domani per l’avvio del tavolo nazionale.

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