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Società

Presentate le 10 azioni concrete per i diritti e la dignità delle donne in Piemonte

Redazione Quotidiano Piemontese

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Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte ha presentato le 10 azioni concrete per i diritti e la dignità delle donne.

“Anche quest’anno il mese di marzo è l’occasione per fare un bilancio delle politiche portate avanti come assessora alle pari opportunità, provando sempre a valutare per ogni azione regionale l’impatto sulle cittadine. Penso che la politica continui a non valorizzare a sufficienza il talento femminile nelle istituzioni e a non porre fra le sue priorità un maggior coinvolgimento delle donne nella vita produttiva. Noi stiamo cercando di dare un contributo in questa direzione, costruendo azioni insieme alle stesse donne, privilegiando il loro protagonismo, che può diventare portatore di cambiamento, come nelle iniziative di cooperazione internazionale.Mi auguro che l’otto marzo possa essere un’occasione di riflessione comune. In particolare quest’anno voglio dedicare questa ricorrenza a mia mamma, da pochissimo scomparsa, che mi ha trasmesso la voglia di lavorare a un futuro migliore per le donne, che si traduca in un miglioramento per tutti» – ha dichiarato Monica Cerutti.

Le donne seguite nel 2017 dalla rete regionale dei 14 Centri antiviolenza sono state 2.336, mentre le donne accolte nelle Case rifugio sono state 86. È stato registrato un incremento rispetto al 2016 (1.921) anche perché la rete ? stata migliorata e potenziata.

Le donne che sono state seguite dai 7 Centri antiviolenza presenti sul territorio di Torino e provincia sono state 1.641 di cui 443 donne sole, 1.122 con figli e 41 in gravidanza. I sette Centri antiviolenza sono: Comune di Torino, Telefono Rosa, UDI, Arci Valle Susa, Svolta Donna, Donne e Futuro e Punto a capo.

La fascia anagrafica più numerosa è quella tra i 40-49 anni con 488 donne. Gli altri dati: 52 donne con meno di 20 anni; 222 tra i 20 e i 29 anni; 373 tra i 30 e i 39 anni; 263 tra i 50 e i 59 anni; 164 oltre i 59 anni; di 79 il dato non è stato rilevato.

Per quanto riguarda il titolo di studio i dati raccolti mettono in evidenza che la maggioranza delle donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza torinesi hanno un titolo di studio di scuola secondaria di secondo grado, sono ben 619. Gli altri dati: 9 non hanno alcun titolo di studio; 63 scuola primaria; 489 secondaria di primo grado; 258 laurea o diploma di infermiera; di 187 non è stato rilevato.

La fascia anagrafica più numerosa è quella tra i 40-49 anni con 180 donne. Gli altri dati: 26 donne con meno di 20 anni; 97 tra i 20 e i 29 anni; 169 tra i 30 e i 39 anni; 77 tra i 50 e i 59 anni; 39 oltre i 59 anni.

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