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Sviluppato dai ricercatori dell’Università di Torino un sistema per rendere accessibile la matematica ai non vedenti

Redazione Quotidiano Piemontese

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Un team di ricercatori del Dipartimento di Matematica G. Peano dell’Università di Torino, guidato dalla Prof.ssa Anna Capietto, docente di Analisi Matematica e responsabile per la disabilità del Dipartimento, ha realizzato il primo sistema per realizzare in maniera automatizzata testi scientifici in formato digitale accessibili, mediante apposite tecnologie assistive, da persone con disabilità visiva.

Il progetto

Il sistema, che sarà presentato a luglio in Austria al più importante evento sul tema, l’International Conference on Computers Helping People with Special Needs (ICCHP), rappresenta un’importante svolta sul tema dell’accesso a testi contenenti formule.

Ad oggi infatti il materiale digitale accessibile mediante lettori di schermo e barre braille, relativo a testi contenenti formule, è quasi inesistente. Questa limitazione preclude alle persone con disabilità visiva l’accesso a studi scientifici e molte strade lavorative.

Documenti in pdf

Nell’ambito di “LaTeX”, il più diffuso linguaggio di marcatura usato per la preparazione di testi scientifici, i ricercatori sono riusciti a realizzare un pacchetto aggiuntivo che permette di creare documenti PDF con contenuto matematico accessibili. Gli autori dei testi contenenti formule infatti (anche senza avere alcuna conoscenza specifica delle tecnologie assistive), aggiungendo una semplice riga di codice al  loro testo, potranno rendere accessibile la loro opera, sia essa didattica, professionale o divulgativa.

Tempi

Entro il 2018, grazie alla disponibilità degli autori, saranno messi a disposizione di persone con disabilità visiva i primi testi accessibili di Analisi Matematica 1 e di Algebra Lineare e Geometria Analitica. Si prevede inoltre di approfondire l’accessibilità di test d’ingresso all’Università e dei software matematici Maple e MatLab.

Il progetto, al quale lavorano dal 2012 12 persone (tra cui ricercatori e tecnici della ricerca dell’ Ateneo, docenti della scuola secondaria e professionisti di aziende private), è attuato grazie all’apporto di 7 collaboratori con disabilità visiva volontari che fungono anche da indispensabili sperimentatori.

In parallelo si sta lavorando alla creazione all’interno dell’Università di Torino di una struttura di eccellenza, il “Laboratorio per la ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie assistive per le disabilità S. Polin”, che sarà l’unico polo sul territorio nazionale (e fra i pochi in Europa) a garantire la realizzazione, sperimentazione e diffusione delle tecnologie assistive a favore di tutte le persone con disabilità.

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