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Cultura

Dall’Afghanistan all’Italia. I tappeti della guerra russo-afghana in mostra a Palazzo Lascaris

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ci sono anche semplici stilizzazioni di aerei, carri armati, fucili bombe ed elicotteri nei trenta tappeti Baluci afghani esposti nella mostra “Dall’Afghanistan all’Italia. I tappeti della guerra russo-afghana. 1979-1988”, allestita nella galleria Carla Spagnuolo di Palazzo Lascaris dal 13 settembre al 5 ottobre 2018.

I preziosi esemplari di arte tessile, provenienti dalla collezione del torinese Luca Brancati, ritraggono infatti anche gli strumenti di guerra comuni in Afghanistan dopo l’invasione sovietica del 1979. Questi rari e straordinari documenti testimoniano la vitalità della cultura del tappeto in Afghanistan e l’abilità delle locali manifatture nomadi e dei villaggi, capaci di cogliere dall’ambiente circostante suggestioni nuove per la decorazione dei tappeti artigianali.

“Non c’è violenza in queste immagini – ha spiegato Brancati – c’è la rappresentazione del territorio e delle situazioni vissute da questi artigiani. spesso donne e bambini, che sono nati e cresciuti durante gli anni di guerra. In realtà non si tratta soltanto di tappeti da usare nella vita quotidiana, ma soprattutto di opere d’arte e di preziosi documenti che raccontano un pezzo della storia dell’Afghanistan e della popolazione Baluci in particolare”.

La collezione di Brancati dei tappeti di guerra è stata la prima nel suo genere ad essere esposta esattamente trent’anni fa (nel marzo 1988 a Milano quando è statao dato l’annuncio della prossima fine dell’invasione) ed è tuttora l’unica costituita da tappeti realizzati prima della ritirata dell’esercito sovietico dall’Afghanistan.

La mostra “Dall’Afghanistan all’Italia. I tappeti della guerra russo-afghana. 1979-1988”, è promossa e sostenuta dal Consiglio regionale e organizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Conservare Per Innovare. All’inaugurazione hanno partecipato Farhad Bitani, divulgatore e socio fondatore del Global Afghan Forum che proprio in quegli anni è nato in Afghanistan e Marialuce Reyneri di Lagnasco, presidente dell’Associazione culturale Conservare per Innovare – CXI

La mostra verrà aperta in via straordinaria anche sabato 6 ottobre (dalle 15 alle 21) in occasione della manifestazione cittadina Portici di Carta. Quel giorno l’esposizione sarà accompagnata da un intervento con musiche tradizionali afghane e dalla dimostrazione di tessitura su un telaio artigianale.

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