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Spettacolo

L’American Circus Togni arriva a Torino, dove nacque 55 anni fa

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Torna a Torino (al Parco della Pellerina, americancircus.it) l’American Circus della famiglia Togni, l’unico circo del mondo a 3 piste, una città viaggiante composta da 50 animali di 4 specie diverse e oltre 100 persone, tra artisti, tecnici e personale specializzato nell’installazione dell’enorme chapiteau, una tensostruttura di duemila metri quadrati che ospita 2000 posti a sedere e per il cui montaggio sono necessari quattro giorni di lavoro.

“Torino è la città che ha dato i Natali al Circo Americano – spiegano Flavio e Daniele Togni, titolari dello storico complesso – la famiglia Togni è attiva dal 1880, ha superato guerre e occupazioni, ha ospitato sotto i propri tendoni capi di stato, ha fatto visita a tutti i Pontefici, attraversato l’Oceano con al seguito cavalli ed elefanti. Abbiam fatto tpurnée in tutto il mondo, ci siamo esibiti di fronte alla Casa Bianca e abbiamo montato il nostro gigantesco chapiteau sulla Piazza Rossa, aiutati dai soldati dell’Armata Rossa. Quest’anno ricorrono i 55 anni di attività dell’American Circus fondato da nostro nonno Ferdinando ed era doveroso in occasione di questo anniversario tornare a Torino che è stata la culla del nostro circo a 3 piste il 23 novembre del 1963”.

Il nuovo spettacolo propone un caleidoscopio di attrazioni internazionali, parate, animali da quattro continenti, giocolieri, acrobati dal talento multiforme, esilaranti clown, professionisti del brivido e artisti premiati al Festival del Circo di Monte Carlo e all’International Circus Festival of Italy. Tra questi Flavio Togni, l’artista più premiato nel Principato di Monaco che grazie al rapporto instaurato con i suoi animali, ha ricevuto dalle mani della Principi l’Oscar del Circo, l’ambito Clown d’Oro e tre Clown d’Argento. Flavio Togni, che nella sua carriera ha addestrato oltre 500 animali (tra elefanti, cavalli e tigri) sarà protagonista di uno spettacolare carosello equestre sulle tre piste, insieme a Daniele e Cristina Togni. A Cristina, bella amazzone della famiglia Togni, l’onore del numero centrale con un pregevole numero di cavalli in libertà. L’intera famiglia Togni è reduce dal Festival d’Italia a Latina dove si è aggiudicata l’Oro con i suoi numeri di tigri, cavalli e trapezio. Oltre a una pioggia di premi speciali e inviti a partecipare alle prossime edizioni dei festival di Mosca e Monte Carlo.

Sulle tre piste assisteremo, inoltre, a un confronto tra tre diverse tecniche di giocoleria, affidate ad altrettanti maestri di questa specialità: Alessandro Togni giocoliere in equilibrio sulla sella di un cavallo, Bruno Togni esponente della cosiddetta giocoleria “in bouncing” (ossia con le palline che rimbalzano su una pedana) e Sonny Caveagna esponente della giocoleria più tradizionale, protagonista di una performance spettacolare con cerchi e clave.

Uno dei momenti più attesi dello show è la spettacolare performance alla ruota della morte del Duo Kovatchevi, spericolati acrobati, amanti del rischio, in grado di compiere straordinarie evoluzioni senza alcuna protezione, su un’imponente pendolo che ruota a velocità sostenuta. Momento clou dello show, la serie di salti mortali all’esterno della ruota in rotazione.

Spettacolari, leggeri, stupefacenti, eleganti, colorati, magici: sono gli Elastonauti protagonisti di una spettacolare coreografia aerea al buio di grande intensità messa a punto dal coreografo Claude Lergenmuller e utilizzata anche per la cerimonia di apertura dei giochi Olimpici invernali di Albertville. Altrettanto sorprendente e affascinante la contorsionista mongola che impreziosisce lo show con una performance che si è fatta applaudire negli spettacoli del canadese Cirque du Soleil.

Quest’anno ricorrono i 250 anni dalla nascita del circo equestre per mano del sergente britannico Philip Astley che nel 1768 diede vita a Londra ai primi spettacoli di circo moderno. In omaggio a questa tradizione bicentenaria la famiglia Togni, nota in tutto il modo per le proprie produzioni equestri, proporrà un ricco campionario di esibizioni: l’alta scuola di equitazione, la cavalleria in libertà e l’acrobatica cavallo, quadri di grande spettacolarità che rivelano la straordinaria confidenza tra uomo e animale. La dimostrazione più eloquente in tal senso ci viene fornita da Bruno Togni che a soli 22 anni debutta ufficialmente a con un maestoso gruppo composto da sette tigri del bengala (di cui una dal manto bianco) nate in casa Togni e cresciute nella propria carovana e addestrate amorevolmente da lui stesso. Un artista giovanissimo che nonostante l’età dimostra già tutta la sicurezza, il carisma e il talento del padre Flavio, suo maestro ed esempio. Il grande successo riscosso dalla quinta generazione della Famiglia Togni al recente Circus Festival of Italy (Latina, ottobre 2018) dove si è aggiudicata l’Oro ossia il primo premio, testimonia la qualità del lavoro proposto da questa famiglia che da 140 anni scrive la storia del circo affermando in tutto il mondo il marchio di famiglia come garanzia di qualità e made in Italy, sia nell’addestramento degli animali che nelle discipline aeree e acrobatiche.

NEW GENERATION In pista assisteremo alla presenza di tre generazioni della famiglia Togni. Tra i più giovani Claudio ed Enis, eccentrici saltatori al trampolino elastico, Adriana e Ilaria acrobate dell’aria al cerchio aereo. Le risate sono garantite da Joy Costa, giovane clown portoghese reduce da una fortunata tournée nei paesi dell’Est in grado di coinvolgere anche il pubblico. Rimarremo col fiato sospeso grazie all’equilibrista Paolo Kaiser, protagonista di una performance al rullo oscillante: su una tavola in equilibrio si un rullo, eseguirà l’evoluzione più spericolata: un salto mortale che lo ha portato a esibirsi anche al Festival di Monte Carlo.

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