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Cronaca

Commissione Ue blocca progetto di fusione francese Alstom e tedesca Siemens

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Avrebbe influenzato la concorrenza nei mercati dei sistemi di segnalamento ferroviario e dei treni ad alta velocità. Le parti non hanno proposto misure correttive sufficienti per rimediare a questi problemi”. E’ quanto scrive la Commissione Ue in una nota nella quale annuncia lo stop al progetto di fusione tra la francese Alstom e la tedesca Siemens. Sul tema è intervenuta la Cisl Piemonte con un comunicato che pubblichiamo di seguito:

Con una decisione che arriva dopo 18 mesi dall’avvio, l’Antitrust della UE ha bocciato il processo di fusione tra Alstom e Siemens nel settore ferroviario.
“Questa decisione – spiega Antonio Sansone, segretario regionale e coordinatore nazionale Fim dell’Alstom – è figlia di un modello e di una stagione di Europa da superare. La fusione Alstom/Siemens avrebbe costruito un campione europeo del settore ferroviario, capace di misurarsi con la competizione internazionale, in modo particolare con i colossi cinesi del settore. L’attenzione al rispetto della concorrenza, nel rispetto dei cittadini e delle imprese del settore, deve tenere conto del mutato quadro dell’economia internazionale”.
L’Italia deve veder preservato, in un quadro internazionale di consolidamento del settore ferroviario, lo sviluppo delle aziende italiane e il mantenimento dell’occupazione.
“La fusione Alstom/Siemens – aggiunge Sansone – non priva, come in questi casi, di processi di razionalizzazione, avrebbe collocato i siti italiani in un palcoscenico di competizione internazionale come secondo costruttore al mondo per materiale rotabile, infrastrutture, segnalamento e manutenzione. Diversamente, il nostro Paese sarà solo un mercato di commesse e rischia di indebolire la competenze e le opportunità del ferroviario in Italia”.
Sempre secondo la Fim, si distingue, purtroppo per assenza, il ruolo del Governo Italiano che non ha segnalato in sede UE le esigenze e il valore di questo processo; gli attacchi sterili e polemici alla UE sortiscono anche questi risultati. In un quadro di consolidamento del settore, la Fim Cisl intende verificare come il piano industriale di Alstom possa perseguire gli scopi di tutela dell’occupazione e di sviluppo dei siti italiani.

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