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Biella

Omicidio di Stefano Leo, 500 lettere ai residenti dei Murazzi per chiedere aiuto nelle indagini

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Dopo tre settimane da quel 23 febbraio tragico in cui Stefano Leo è stato assassinato senza apparente motivo, le indagini si sono arenate ma la famiglia del giovane non ha perso le speranze. Il compagno della mamma, Alberto Ferraris, si appella a chi abita nella zona dei Murazzi imbucando con l’aiuto degli amici e dei fratelli di Stefano 500 lettere in cui chiede di ricordare se nei giorni precedenti è stato visto qualcosa di sospetto, in particolare nella zona dell’omicidio tra le 10 e le 11. Gli inquirenti sembrano pensare che ci sia stato una premeditazione, che l’assassino abbia programmato l’omicidio con giorni di anticipo, appostandosi per seguire i movimenti di Stefano, da qui la richiesta accorata della famiglia che chi abbia qualche sospetto si rivolga alle forze dell’ordine.

“Sento che la svolta delle indagini arriverà da una persona che con quelle energie formidabili che sono dentro a ognuno di noi, nella nostra capacita’ di ricordare, osservare, di essere solidali, darà l’imbeccata decisiva per fare imboccare alle indagini la strada giusta”.

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