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Piemonte

Le dichiarazioni dei politici dal Piemonte del 4 aprile 2019: Bertola, Frediani, Viale, Pastorino

Redazione Quotidiano Piemontese

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La raccolta quotidiana delle dichiarazioni dei politici dal Piemontese in vista delle Elezioni regionali e delle Elezioni Europee.

Bertola – Frediani (M5S)

Abbiamo incontrato le associazioni che partecipano al Tavolo Animali & Ambiente. Siamo l’unica forza politica ad aver risposto al loro appello e Giorgio Bertola è l’unico candidato presidente della Regione Piemonte ad averli incontrati.
Ci troviamo in accordo sulla maggior parte dei punti contenuti nel documento programmatico “Il Piemonte che sogniamo”. In particolare su alcuni abbiamo già lavorato ed ottenuto importanti risultati: agricoltura sostenibile, lotta al dissesto idrogeologico, benessere animale, promozione delle energie rinnovabili, incentivazione dell’efficienza energetica degli edifici, limitazione alle attività venatorie, abbandono delle grandi opere inutili e sostegno alla mobilità sostenibile, tutela dei parchi, politiche per la riduzione della produzione di rifiuti e stop al consumo di suolo.
Abbiamo garantito il nostro impegno a continuare a lavorare in coerenza con questi obiettivi anche nella prossima legislatura.

Finalmente si tagliano i vitalizi anche in Regione Piemonte. Grazie all’intesa raggiunta dal Governo si potranno risparmiare 150 milioni in 5 anni. I politici, compresi quelli piemontesi, saranno quindi trattati come tutti gli altri lavoratori: ai loro vitalizi sarà applicato il calcolo contributivo e non quello retributivo.
E’ una vittoria storica per il Movimento 5 Stelle, la dedichiamo a tutti i cittadini del Piemonte. Adesso Chiamparino e il centrodestra dovranno adeguarsi dopo aver bocciato, in tandem, ogni proposta del Movimento 5 Stelle per l’abrogazione retroattiva e per rivedere questi privilegi.
Più volte infatti abbiamo chiesto il ricalcolo dei vitalizi, prima di fine legislatura, attraverso una apposita proposta di legge. Chiamparino e centrodestra ci hanno impedito di discuterla. Pur avendo sospeso l’istituto del vitalizio a partire dalla X legislatura, continuano ad essere 186 gli ex consiglieri beneficiari per un costo complessivo di circa 7 milioni annui. Una cifra che adesso sarà fortemente ridimensionata grazie all’intervento del Governo. 

Viale (+Europa):

Con riferimento alla pubblicazione dei bandi sul Bollettino Ufficiale del Piemonte. Un motivo in più per essere presenti sabato mattina alla manifestazione a sostegno della TAV, perché non è vero che tutto è risolto. Una vergogna per coloro che saranno irresponsabilmente assenti per conciliare le proprie beghe politiche. Torino, la TAV e i piemontesi prima di tutto.

Pastorino (LeU):

La situazione è molto grave.  Farò subito un’interrogazione per avere certezze sul futuro della Piaggio Aerospace. Un Governo non può esistere senza una seria politica industriale. Se affonda Piaggio il Governo deve andare a casa. Da 10 mesi aspettiamo risposte concrete, sollecitando Ministri e Governo.  L’unica mossa è stata nominare il commissario Nicastro che ieri ha confermato per i dipendenti di Piaggio solo gli stipendi di aprile oltre ad aver mandato più di 1000 dipendenti in cassa integrazione. Un po’ poco, anzi un fallimento totale in continuità con il Governo precedente che aveva smantellato lo stabilimento di Genova, ora Lega e M5S stanno affossando quello di Albenga. La cassa integrazione è stata decisa perché ci sono ancora incertezze sui tempi per lo sblocco dei fondi. Dopo 10 mesi nessuno sa cosa deve fare di preciso e si prende tempo. Qui si vive in un eterno presente difficile da digerire. Il Governo parla, ma non ha sbloccato nulla e non ha sbloccato i fondi. La questione “drone” è emblematica.  Prima sembrava interessasse l’investimento, ora i 250 milioni di commessa sembra siano di nuovo in dubbio. Ma continuando così dove vogliamo andare? La ministra Trenta dopo mesi di situazione stagnante ci dice che per la commessa dei droni ‘sono venute meno alcune fondamentali condizioni abilitanti’.  Allora, anche la Ministra, le spieghi meglio queste condizioni perché tutti le vorremmo sapere. Arrivati a questo punto il Governo ha solo due cose da fare per non buttare a mare Piaggio. Confermare i fondi per i droni insieme alla commessa del rinnovo della flotta P180 (gioiello della Piaggio). E questo solo per far ripartire l’azienda. Ma ci vogliono tempi, date, scadenze precise. Insomma, ci vuole una politica che sappia risolvere i problemi e programmi il futuro. Il Governo – conclude Pastorino – la finisca con gli annunci a caso, perché Piaggio e i suoi dipendenti meritano molto di più di questa farsa.

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