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Cultura

Il Gatto Mirò, nato a Torino, avrà un parco a tema in Cina, e al Museo del Cinema una mostra omaggio

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Il Museo Nazionale del Cinema di Torino celebra l’arte di Cristina Làstrego e Francesco Testa con un omaggio dedicato al Gatto Mirò, la loro creazione più famosa, recentemente approdata in Cina.

L’enorme successo nella terra di Marco Polo ha avviato un grandioso progetto che prevede la creazione di un parco a tema nella città di Yancheng, a circa 100km di distanza da Shanghai, e che si svilupperà su una superficie di 4 mila ettari e accoglierà case e hotel per 30 mila persone. All’interno ci sarà anche un centro culturale, un teatro, un asilo, una fattoria e un castello dedicato al Gatto Mirò.

Un piano imponente per un cartone animato nato all’ombra della Mole Antonelliana. Creato da Cristina Làstrego – in continuità con una lunga storia di personaggi, prima su carta (come La Giovanna a fumetti, poi animati), Mirò è un gatto blu che, come le immagini di Arcimboldo, prende forma – così come gli altri personaggi e il mondo che li circonda – grazie a preziosi collages di stoffa, bottoni, passamanerie, realizzati con grande inventiva e originalità tecnico-compositiva.

L’omaggio del Museo Nazionale del Cinema, collocato nella magica cornice dell’Aula del Tempio, segue il percorso creativo dall’ideazione allo story-board allo studio delle espressioni dei personaggi (e su questo piano, ben si inserisce nel quadro della mostra #FacceEmozioni 1500-2020: dalla fisiognomica agli emoji al Museo dal 17 luglio, diventandone un’espansione “animata”). Fatta di carta e di pixel, la creazione animata trova la sua dimensione compiuta nella proiezione delle sequenze realizzate del Gatto Mirò, mentre una serie di illustrazioni presenta i suoi compagni di avventure: l’orsacchiotta Bea, l’elefantino Lele e tanti altri, riprodotti con disegni digitali in rilievo. A completamento del percorso, la mostra illustra la realizzazione del parco a tema realizzato in Cina a partire dalle “avventure di Mirò”. L’animazione è anche un dialogo tra le dimensioni dello spazio: Cristina e Francesco hanno voluto infatti chiudere l’esposizione con un “vero” Gatto Mirò – realizzato a mano con stoffa, bottoni, passamaneria – dalla creatività di Cristina, a riprova che il digitale è sorretto dalla concretezza tridimensionale di una visione fantastica.

Gatto Mirò è il primo caso in Italia di un progetto di animazione che prende vita da un’applicazione realizzata dalla software house Ovolab di Torino, recentemente aggiornata per iPhone con il titolo Mirò the Cat. La serie è stata realizzata al computer con la tecnica del cut-out digitale, ottenendo come risultato una sorta di collage in movimento. Ai piccoli visitatori verrà proposto di visitare il sito di Gatto Mirò e di inviare disegni e storie per contribuire allo sviluppo di nuovi episodi.

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