Seguici su

Cultura

Alle Officine Caos arriva Differenti Sensazioni, il teatro che innova

Avatar

Pubblicato

il

Torna Differenti Sensazioni, 32a edizione del festival internazionale che da sempre si caratterizza per l’appassionata innovazione dei linguaggi dello spettacolo dal vivo e per la capacità di intercettare e far conoscere realtà che si affermeranno in tutto il mondo: com’è avvenuto recentemente con la compagnia catalana Agrupacion Señor Serrano e il poliedrico performer Claudio Stellato. Un ruolo di scouting artistico da quest’anno riconosciuto anche da EFFE Label, marchio di qualità europeo assegnato a festival che si distinguono per l’eccellenza delle proposte culturali, l’apertura internazionale e l’impegno nei confronti delle comunità in cui operano.
Alla call lanciata per l’edizione 2019 di Differenti Sensazioni hanno risposto 600 compagnie, tra le quali sono stati selezionati 4 gruppi internazionali, 4 italiani e 4 piemontesi, che nelle 6 serate del festival presenteranno 12 spettacoli, tra produzioni inedite, prime italiane e riallestimenti di titoli apprezzati dalla critica e premiati con riconoscimenti nazionali e internazionali.
Il calendario del festival è anche il frutto della stretta collaborazione di Officine Caos con numerosi centri di produzione culturale europei. Un network creativo che genera eventi, residenze d’artista e progetti transnazionali e costituisce una mappa di riferimento per i migliori talenti emergenti dell’arte contemporanea nella sua accezione più ampia e trasversale.

Il programma

6 appuntamenti e 2 spettacoli per ogni serata (inizio ore 21) Si comincia giovedì 3 ottobre alle 21 con Le corps de Jeanne di e con Silvia Battaglio, ispirato alla figura di Giovanna d’Arco, seguito da Ode to you, produzione franco – danese presentata in prima nazionale. In scena, Manon Siv Duquesnay tratta con umorismo e amore il tema della malattia mentale.
Venerdì 4 ottobre alle 21 Syndone presenta D’amore non si muore, performance contro la misoginia interpretata da Riccardo Ruggieri e Gigi Rivetti. Rende omaggio a Mauritz Cornelis Escher Between, installazione – performance della danzatrice e coreografa coreana Howool Baek e dell’artista austriaco Matthias Erian, dove il corpo dell’interprete è immerso in ipnotici paesaggi sonori e visuali. In prima italiana, lo spettacolo è realizzato con il sostegno di GyeongGi Cultural Foundation Korea, Forum Austriaco di Cultura, Frankfurt LAB (Germania), Derida Dance Center (Bulgaria) e Acker Stadt Palast (Germania).
Sabato 5 ottobre la serata si apre con Giulia Menti e Francesca Bedin, artiste vicentine, in scena con In dieser Frau, alla scoperta di aspetti segreti del femminile e Sub che indaga sul potere della resilienza. A seguire, da Arezzo, la prima nazionale di Cedesi macelleria in cambio di giardino, dialogo – scontro di una coppia alle prese con i conflitti del nostro tempo, prodotto da Laboratori Permanenti e interpretato da Chiara Codrò e Stefano Skalkotos.

Il festival continua giovedì 10 ottobre con La nebbia della lupa di Stalker Teatro, che coinvolge il pubblico con visionarie suggestioni intorno a questo animale simbolico e misterioso. A seguire, Every when del collettivo slovacco Ferienčíková – Júdová – Timpau. Tre artiste che orbitano intorno ai due aspetti, personale e sociale, dell’individuo, con le contraddizioni che ne emergono.
Venerdì 11 ottobre va in scena Per grazia ricevuta, del gruppo napoletano Teatri 35, che mette in scena tableaux vivants ispirati all’opera di Caravaggio. Con Gaetano Coccia, Francesco Ottavio De Santis e Antonella Parrella. Proviene dalla Polonia il secondo spettacolo della serata: Come true, prodotto dal Centro di residenza teatrale SCENA ROBOCZA. Invece del palcoscenico, il pubblico si trova difronte una seconda platea in cui siedono i performer: gli attori dunque “recitano” gli spettatori, confondendo i ruoli e mettendo in dubbio i confini tra realtà e finzione.
Sabato 12 ottobre la serata finale del festival si apre con Postcard from dei torinesi Simone Castellano e Christian Capula. Il progetto è stato realizzato con il contributo di alcuni abitanti del quartiere Le Vallette e propone impressioni rielaborate in forma scenica e presentate in un luogo simbolo della vitalità delle Vallette: il suo teatro.
Chiude il festival The trip, di Company blu, da Sesto Fiorentino. Tra parole, musica e danza, lo spettacolo, scritto e interpretato da Charlotte Zerbey e Alessandro Certini, parte dalle suggestioni della psichedelia anni ’60 per comunicare la forza rivoluzionaria dell’ immaginazione, capace di trasformare l’individuo e la società.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *