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Scanderebech: bisogna intervenire per garantire la sicurezza della Gran Madre

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La Consigliera comunale Federica Scanderebech ha presentato un’interpellanza relativamente alle segnalazioni di evidenti crepe all’interno della Chiesa della Gran Madre a Torino.

“Mi sono fatta portavoce delle preoccupazioni dei Torinesi in merito alla sicurezza dell’edificio. L’Assessore Leon ha ammesso che nel sacrario sono presenti alcune lesioni, note e monitorate, che interessano da tempo il sacrario e quindi si è ritenuto utile avviare le procedure per l’appalto di uno studio al fine di meglio comprendere le interazioni dell’edificio con il terreno di fondazione. E’ probabile poi che vi siano dei vuoti o eterogeneità al di sotto della pavimentazione del piano terreno e dell’ossario, eventualmente correlabili alle lesioni da tempo osservate”.

Gli uffici, inoltre, attestano che vi sia l’esigenza di un primo intervento, più contenuto, di sistemazione del camminamento del primo ordine, per la parte curvilinea provvedendo al rifacimento delle stuccature ed alle ristilature dei giunti tra le lastre della pavimentazione e ad una revisione del canale perimetrale di raccolta dell’acqua piovana, con il fine di rimediare temporaneamente ai fenomeni di infiltrazione più evidenti in attesa di poter avviare il secondo appalto che prevede il completo rifacimento del manto impermeabilizzante e la sostituzione dei proiettori dell’impianto di illuminazione decorativa con apparecchi più adeguati sotto l’aspetto del contenimento dei consumi energetici. A completamento degli interventi precedenti, si prevedono interventi minori di sistemazione delle pareti intonacate esterne del basamento, e nelle zone degradate; in ultimo si prevede la decorazione delle superfici ripristinate.

“L’edificio, con una convenzione del 1977, – prosegue la Consigliera Comunale Federica Scanderebech – è infatti di proprietà del Comune, che ne è responsabile (anche secondo i profili giuridici, ma non nella custodia affidata al Ministero della Difesa) della manutenzione ordinaria e straordinaria: due sono gli interventi di manutenzione straordinaria reputati necessari e messi a bilancio 2019-2020, ma ancora neppure iniziati. Alla luce dell’attuale situazione i tecnici hanno chiesto un’analisi più approfondita per poter valutarne meglio le condizioni, ma pechè si è aspettato tanto, già sapendo almeno dal 2018 delle problematiche inerenti l’edificio? Tali indagini, il cui affidamento è ancora in corso di perfezionamento per via di un appalto del 2019, saranno avviate presumibilmente, ma senza alcuna certezza, solo nel 2021. Infatti, serve la consulenza della figura di un ingegnere e di un geologo per l’analisi del terreno; figura del geologo, peraltro, che la città non ha mai ritenuto utile mettere nella pianta organica del personale, nonostante le elevate cifre per le consulenze esterne”

Conclude la Consigliera comunale Federica Scanderebech “Non più tardi della scorsa domenica la chiesa era molto affollata nonostante il lockdown. Ho voluto approfondire la situazione per capire i motivi per cui la Chiesa non sia stata chiusa al pubblico, vista la presenza di crepe che potrebbero essere segnali di problemi strutturali dell’edificio. Al momento gli uffici non hanno valutato necessario tale provvedimento. Pare assurdo che l’amministrazione sia a conoscenza da tempo di queste problematiche e debba aspettare un’emergenza. Spero che le perizie e gli interventi necessari vengano effettuati al più presto, così da poter rimettere in sicurezza questo importante simbolo storico architettonico di Torino e importante luogo di culto per i cattolici della città”.

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