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Cronaca

Vaccino Covid. Il presidente della Regione Cirio: ecco il piano della Fase1 per il Piemonte. Vaccine Day il 27 dicembre 2020

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Il 27 dicembre 2020 inizia anche in Piemonte la campagna di vaccinazione contro il Coronavirus. Avverrà in due Fasi. Ad annunciarlo il presidente della Regione, Alberto Cirio, che attraverso un video su Facebook fa il punto della situazione sul piano vaccini anti – Covid per il Piemonte. “In tutta Europa si partirà il 27 dicembre. E si partirà anche in Piemonte con le prime 700 dosi che verranno distribuite nei primi sei Hub, principali ospedali della regione: San Giovanni Bosco, Mauriziano e Molinette a Torino, Novara, Cuneo e Alessandria. Il 2-3 gennaio arriveranno le altre 170 mila dosi per completare la Fase 1 per tutto il personale sanitario, i medici di base, i pediatri di libera scelta e per gli ospiti e gli operatori delle residenze per anziani”.

“In Piemonte sono stati predisposti 28 luoghi di stoccaggio. Da lì si partira con le vaccinazioni. Sarà necessario fare una doppia dose: la prima e poi la seconda a distanza di 19-23 giorni. Il 18-19 gennaio partirà quindi il richiamo per arrivare alla metà del mese di febbraio ad aver concluso la prima Fase” ha concluso Alberto Cirio.

Di seguito il comunicato stampa della Regione Piemonte:

“Dopo l’approvazione da parte dell’Ema, prevista per il 21 dicembre e la successiva approvazione da parte di Aifa prevista il girono dopo, è stato annunciato che il 27 dicembre arriveranno in Piemonte le prime 700 dosi del vaccino-anticovid prodotto dalla Pfizer. Se ciò sarà confermato, in quella giornata, in concomitanza con l’annunciato Vaccine Day europeo, anche nella nostra regione avrà inizio la campagna vaccinale contro il coronavirus. Nei primi giorni di gennaio dovrebbero poi essere consegnate ulteriori 170.000 dosi, per la prima somministrazione ai soggetti interessati da questa fase”. Lo dichiara l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi.

Nella prima fase la somministrazione riguarderà il personale delle aziende sanitarie (120.000 persone) e gli ospiti e operatori delle RSA (75.000 persone). Di queste 700 dosi, 600 verrano suddivise tra i sei principali ospedali del Piemonte (“Città della Salute” e Mauriziano di Torino, “S. Luigi” di Orbassano, “Croce e Carle” di Cuneo, “Maggiore della Carità” di Novara e “SS. Antonio, Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria), mentre le ultime 100 saranno destinate ad alcune Rsa.

“Le fiale che ci arriveranno – spiega Vincenzo Coccolo, commissario generale dell’Unità di crisi della Regione Piemonte – sono il 90% del quantitativo richiesto, come del resto avverrà per tutte le regioni, perché trattandosi di una vaccinazione su base volontaria, il commissario Arcuri ha calcolato che non si arriverà al 100% delle adesioni”.

“I vaccini saranno consegnati da Pfizer agli hub sanitari individuati in Piemonte – continua il commissario per l’area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte, Antonio Rinaudo – che la Regione sta attrezzando con i congelatori necessari, in grado di assicurare la temperatura di – 80° richiesta per la corretta conservazione, e da lì saranno smistati ai presidi sanitari e alle RSA per procedere con la prima somministrazione e il richiamo dopo una ventina di giorni. Il completamento della prima fase è perciò atteso in circa 50 giorni”.

“Il nuovo anno si apre all’insegna della speranza – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – con un notevole anticipo dell’arrivo del vaccino contro il coronavirus. Molto opportunamente, si è scelto di partire nello stesso momento in tutta Europa e lo farà anche il Piemonte. Abbiamo predisposto un piano molto accurato, per cui abbiamo ricevuto anche i complimenti da Roma. Quello del 27 sarà un avvio simbolico, ma già dal 2-3 gennaio ci verranno consegnate le dosi che ci serviranno per immunizzare il nostro personale sanitario, che con straordinaria abnegazione ha prestato servizio in questa emergenza, insieme ai nostri anziani ospitati nelle residenze e agli operatori che si prendono cura di loro”.

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