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Nel presepe a Novara c’è anche l’infermiera che combatte il Covid

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Nel Presepe 2020 di Novara entra anche l’infermiera che combatte il Covid. È la scelta per omaggiare l’impegno di tutti coloro che lavorano nella sanità in quest’anno così difficile. Il personaggio è stato presentato per iniziativa delle associazioni Coldiretti e Confartigianato di concerto con Fondazione Symbola sotto l’egida del Manifesto di Assisi nell’ambito dell’iniziativa “Il futuro del presepe: comunità e nuovi mestieri”, volta a valorizzare la tradizione del presepe.

Due delegazioni di Confartigianato Imprese Piemonte orientale (il presidente Michele Giovanardi, il direttore Amleto Impaloni, il vicepresidente Antonio Elia, il funzionario Isidoro Cannici) e di Coldiretti Novara VCO (il vicepresidente Antonio Ferrari, il segretario di zona Paolo Favini) hanno consegnato la statuina al Vescovo di Novara, Mons. Franco Giulio Brambilla.

“Con questa iniziativa si vuole rendere omaggio attraverso l’arte al valore dell’artigianato italiano attraverso una statuina simbolo dell’anno che abbiamo vissuto e la scelta dell’operatore sanitario ben illustra i difficili dodici mesi che ci lasciamo alle spalle” spiega Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale. Gli artigiani hanno fatto ogni sforzo per mantenere viva la comunità in questa pandemia e con il loro lavoro hanno garantito prodotti e servizi indispensabili alle persone. “Per questo, in un anno così difficile, si è voluto mettere al centro del Presepe i valori della solidarietà e della generosità testimoniati da tutti coloro che si battono per salvare la vita delle persone. Le statuine che raffigurano l’operatrice sanitaria, realizzate in esclusiva dalla bottega d’arte presepiale ‘La Scarabattola’ di Napoli ad opera dei Fratelli Scuotto, sono il simbolo di questi valori e della tradizione ed eccellenza manifatturiera dell’artigianato italiano. Confartigianato, tramite le proprie Associazioni territoriali, le dona alle Diocesi italiane in segno di riconoscenza verso tutti gli eroi del nostro tempo che lottano per sconfiggere la pandemia e a testimonianza del coraggio e dell’impegno concreto di oltre 4 milioni di artigiani e piccoli imprenditori per costruire la rinascita del tessuto produttivo del nostro Paese”.

“L’iniziativa vuole essere un inno alla vita e un segno di speranza e un grazie per il lavoro e l’abnegazione dimostrata da tutti gli operatori sanitari. Il Presepe è una tradizione italiana e quella che viene rappresentata è la vita di tutti i giorni, dove sono protagonisti anche gli agricoltori e gli allevatori, che anche quest’anno si sono impegnati nella conservazione dei territori e della biodiversità. Anche gli agricoltori, così come i medici e gli infermieri non hanno mai smesso di lavorare in questa difficile pandemia per garantire la salute dei cittadini e l’approvvigionamento alimentare delle famiglie, nonostante i rischi e le difficoltà. Questa vuole essere l’occasione per un tributo e un ricordo” ha aggiunto Paolo Favini, segretario di zona Coldiretti Novara VCO.

Il Vescovo di Novara, Mons. Franco Giulio Brambilla ha ricevuto con piacere il dono e ricordato l’importanza e il forte radicamento con il territorio e le comunità dei mestieri legati alla terra e all’artigianato.

Analoghe iniziative si stanno svolgendo in tutta Italia e una statua di un’infermiera è stata posta nel presepe antistante la Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, per un omaggio, una speranza e per ricordare le parole di Papa Francesco che ha esortato tutti a prenderci cura l’uno dell’altro, di noi stessi, della terra, di ogni persona, vicina o lontana, che soffre, nel corpo e nello spirito.

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