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290 mila euro donati alla Fondazione Paideia per i bambini con disabilità e le loro famiglie

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In un momento drammatico per il mondo e le famiglie, anche in un Natale sofferto e sospeso come quello del 2020, Torino dimostra grande spirito e generosità. È quanto emerge dalla Fondazione Paideia, che grazie alla campagna di Natale ha raccolto oltre 290 mila € da donatori privati e aziende per finanziare le attività di supporto per i bambini con disabilità e le loro famiglie. Nel corso del 2020 il Centro Paideia ha supportato più di 600 bambini e le loro famiglie, raddoppiati dal 2018, anno di inaugurazione del complesso di via Moncalvo. Obiettivo del 2021 è incrementare l’aiuto per i beneficiari, ampliando la capacità di rispondere alle problematiche emergenti che si presentano in un anno iniziato ancora nel segno della complessità, complice la crisi economica legata all’emergenza sanitaria.

“Sia nel momento del lockdown, che in quello immediatamente successivo e nel periodo natalizio, abbiamo ricevuto una grande risposta da tanti sostenitori: abbiamo percepito fiducia e grande generosità. Non era affatto scontato: molte persone hanno scelto di dedicare attenzione a chi si è ritrovato in difficoltà e ognuno di loro ha fatto la differenza nella vita di un altro. La particolarità di questo momento storico è che può mettere in crisi anche persone che non avevano sperimentato specifiche fragilità economiche fino ad oggi. Per questo dobbiamo ringraziare chi ha scelto di sostenere i bambini e le famiglie che incontriamo ogni giorno” dichiara Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia. “I limiti che abbiamo vissuto sono stati un’esperienza per certi tratti nuova, inaspettata, che ci ha permesso di riflettere sul fatto che siamo tutti soggetti fragili, esseri delicati sotto il profilo sanitario, ma soprattutto dal punto di vista delle relazioni e degli affetti. Riconoscere i propri limiti è una lezione che ci permette di entrare in empatia con le difficoltà delle persone che incontriamo, che accogliamo, che sosteniamo. Una lezione che ci porta a riconsiderare il tema dell’autonomia, nostra e delle persone che ci circondano, che ci aiuta a rivalutare abitudini che talvolta diamo per scontate. Una condizione che contribuisce a renderci più vicini a coloro che, nella loro esperienza, con certi limiti e fatiche si confrontano quotidianamente”.

Nel 2021, Fondazione Paideia intende trasformare i contributi ricevuti in ore di ascolto e terapia, interventi di supporto psicologico, attività e momenti felici per i bambini con disabilità, per i genitori, per i loro fratelli e sorelle. In un contesto permanentemente soggetto al cambiamento, il tema dell’adattamento è centrale perché ogni situazione può mutare in fretta e la Fondazione è chiamata a rispondere velocemente e in maniera efficace ai bisogni raccolti dalle famiglie. Anche per effetto della crisi sanitaria, cresce la domanda di intervento nelle categorie degli adolescenti e giovani adulti con disabilità, aumenta il bisogno di spazi e occasioni pensate per loro e verso i quali si sono inaugurati percorsi specifici, come quello sui temi dell’affettività e della sessualità.

“Desideriamo rafforzare il nostro ruolo di aiuto per tutta la famiglia – sottolinea Serra – con un’attenzione particolare non solo al bambino con disabilità, ma anche ai bisogni dei genitori, dei fratelli o sorelle, dei nonni. Il rapporto diretto e l’ascolto delle famiglie che seguiamo è cruciale, perché ci permette di offrire risposte concrete rispetto alle necessità che si presentano”.

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