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Cronaca

Covid, firmato nuovo Dpcm: sarà in vigore fino a Pasquetta. Dad in zone rosse – VIDEO –

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Il presidente del Consiglio ha firmato il Dpcm in vigore dal 6 marzo al 6 aprile .Lo annuncia il ministro Speranza. “Lo spirito-dice-è tutelare la salute”. Confermata divisione in colori a seconda dell’incidenza del virus. Differenziare i territori ci consente di dare la risposta più idonea, spiega.

Allo studio anche modelli sub regionali. L’innovazione più rilevante prevede che in area rossa o con 250 contagi su 100mila abitanti scuole saranno in Dad. L’epidemia-conclude-non si vince con un’ordinanza ma con la collaborazione di tutti.

 

“La curva dà segnali piuttosto robusti di ripresa e risalita e facciamo i conti con alcune varianti temibili del virus come la variante inglese, ma anche variante sudafricana e sudamericana”. ha detto il ministro Speranza in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Il Dpcm, ha continuato, “prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali che sono vigenti. Viene confermato il modello di divisioni del nostro Paese di aree che corrispondono a colori. Noi riteniamo che differenziare i territori sia la strada giusta perché ci permette di dare la risposta più idonea ad ogni segmento”.

“La variante inglese ha una particolare capacità di penetrazione nelle fasce più giovani – ha continuato -. Questo ci ha portato a determinare che in area rossa le scuole di ogni ordine e grado saranno in Dad, così come nei territori dove il tasso di incidenza” del virus “è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti”.

“Abbiamo assunto un’altra proposta delle Regioni, quella di un tavolo per valutare i 21 parametri. Sarà un tavolo tecnico, ma sarà un momento in cui bilanciare i criteri e valutare se sarà necessario un cambiamento –  ha detto invece il ministro per gli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini -. I tempi sono fondamentali per non arrecare nuovi disagi ulteriori ai cittadini: la bozza è pronta da venerdì e siamo in grado stasera di completare il dpcm Covid. C’è un cambio nel metodo, perché il dpcm è improntato alla massima condivisione possibile. La risoluzione del Parlamento è la stella polare, poi la condivisione si è estesa alle Regioni, province, comuni. Abbiamo cercato di acquisire il punto di vista degli amministratori: abbiamo accolto alcune proposte come la partenza delle misure restrittive dal lunedì”.

“Nel decreto sostegno – ha concluso –   abbiamo previsto risorse per 200 milioni di euro” per supporto alle famiglie sul tema dei congedi parentali.

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