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Cultura

Il Cinema Massimo di Torino riapre con Ferrario, Kar-wai e Pasolini

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Il 29 aprile 2021 riapre il Cinema Massimo, la multisala del Museo Nazionale del Cinema di Torino, e festeggia proponendo alle 19:30 al Massimo Due un incontro con il regista Davide Ferrario che introdurrà la proiezione del suo ultimo lavoro, Nuovo Cinema Paralitico, insieme al poeta Franco Arminio. Presentato fuori concorso all’ultimo Torino Film Festival il film racconta il viaggio dei due artisti in giro per l’Italia, privilegiando borghi, campagne, periferie, paesi in via di spopolamento. Ne risulta un viaggio nell’Italia contemporanea composto da una molteplicità di piccoli film della durata di un minuto e mezzo, caratterizzata dalla scelta “paralitica” dell’osservazione delle cose come sono, senza enfasi né effetti speciali.

Sempre al Massimo Due per la ripartenza è previsto alle ore 15:00 nella versione italiana e alle ore 17:15 nella versione sottotitolata il restauro in 4K di In the Mood for Love del regista Wong Kar-wai a cui sarà dedicata un’intera rassegna nel mese di maggio. Anch’esso presentato all’ultimo Torino Film Festival, il film racconta la storia dei coniugi Chow e dei coniugi Chan che si trasferiscono lo stesso giorno in due appartamenti contigui e scoprono in breve tempo che i rispettivi consorti sono amanti.

La sala Massimo Uno propone invece, a partire dal 29 aprile, il film Una botta sfortunata o follie porno di Radu Judevincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2021, un attacco alle ipocrisie moderne di politica e società. La programmazione del Massimo Tre riprenderà regolarmente dal 1°maggio proponendo fino al 26 maggio “Realtà e poesia. Il cinema di Pier PaoloPasolini”, un omaggio ad uno dei più grandi artisti e intellettuali del ‘900. Pensata per ricordare l’anniversario della morte nel novembre scorso e poi saltato a causa della chiusura dei cinema per il Covid 19, la rassegna viene riproposta con l’intenzione di mostrare un cinema che ancora oggi è imprevedibile, nato con la volontà di creare un dialogo diretto con gli spettatori, coinvolgendoli anche in scelte narrative ed estetiche non facili, capaci di disorientare e irritare. L’omaggio è organizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna.

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