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Al Mauriziano di Torino arriva il robot farmacista: eroga 1.000 confezioni l’ora, fino a 8 per prelievo

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All’ospedale Mauriziano di Torino è arrivato il robot farmacista. Grazie a un progetto nazionale di sanità 4.0 finanziato con fondi europei per un valore di circa 400 mila euro, è la prima fra le aziende sanitarie piemontesi a sperimentarlo.

L’innovativo progetto è monitorato dal Politecnico per un anno secondo 17 indicatori. Il robot, dotato di braccio umanoide e sei telecamere per la lettura dei codici a barre, è in grado di stoccare 200 confezioni all’ora. Operando 24 ore su 24, eroga fino a 1.000 confezioni l’ora e fino a un massimo di 8 per prelievo.

Il robot si estende per 19 metri, occupa un volume di 88 metri cubi e consente di accogliere e gestire in un ambiente a temperatura controllata circa 30.000 confezioni.

“È un’esperienza che ci proietta davvero nel futuro – spiega la dottoressa Annalisa Gasco che dirige la Farmacia Ospedaliera del Mauriziano – e rappresenta un traguardo importante perché l’azienda ha puntato in questi anni sulla logistica come fattore determinante per migliorare il lavoro dell’ospedale e la vita dei pazienti. Negli ultimi anni il Mauriziano ha informatizzato progressivamente tutta la logistica del farmaco, dal fornitore al paziente, e con questa tecnologia fa un salto di qualità. A tre mesi dal collaudo – conclude – quello che ci colpisce sono la velocità e la precisione del nuovo sistema”.

“Si tratta di una novità per gli ospedali della regione, con grandi potenzialità. Un’alternativa è l’esternalizzazione del servizio a professionisti della logistica. Con questo progetto, noi vogliamo anche raffrontare i vantaggi, i benefici e i costi tra una gestitone interna e una esternalizzata – sottolinea il direttore generale dell’ospedale Mauriziano di Torino, Maurizio Dall’Acqua – Il robot non sbaglia mai, e quando stocca i farmaci lo fa anche per data di scadenza e questo è importante perché così si utilizza prima ciò che scade prima. Si supera inoltre la necessità di avere degli stoccaggi a livello dei reparti”.

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