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Peripheric Love, terminano a Torino le riprese del lungometraggio diretto dal regista svizzero Luc Walpot

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Ultimo ciak a Torino per Peripheric Love, lungometraggio diretto dal regista svizzero Luc Walpoth che vede Fabio Troiano nei panni del protagonista Giorgio, insieme a Iazua Larios nel ruolo della moglie Maria. Prodotto dalla società di produzione svizzera Dschoint Ventschr Filmproduktion insieme all’italiana Casa delle Visioni, Peripheric Love è stato interamente realizzato a Torino con il contributo del POR FESR Piemonte 2014‐2020 ‐ Azione III.3c.1.2 ‐ bando “Piemonte Film TV Fund” e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Sei le settimane di riprese per questo film che mette al centro la crisi sentimentale di una coppia affiatata e innamorata, di fronte ad una maternità apparentemente inspiegabile. Una storia personale e intima che, secondo il regista, trova a Torino il contesto sociale più adatto per essere raccontata: a partire dall’identità operaia, all’immigrazione, alla lotta di classe. Una vicenda che porta con sé l’oscillazione tra dramma e poesia e contrappone la forza di Maria alla rassegnazione di Giorgio.

Dal Mercato di Porta Palazzo alla Chiesa di Santa Pelagia, dalla fabbrica OSLA di Pianezza alle case popolari di Via Farini, sono numerose le location di Torino e dintorni che sono state coinvolte dalle riprese, insieme ad una troupe formata da oltre 30 professionisti piemontesi: dal Line producer Edoardo Rossi al direttore di produzione Stefano Masera, alla location manager Alessandra Richiardi, per citarne alcuni.

Da segnalare inoltre la presenza di diversi attori e attrici torinesi nel cast artistico (tra cui Hedy Krissane, Jordi Montenegro, Manuela Grippi), insieme a oltre 150 comparse e figurazioni.

Peripheric Love è il 16° lungometraggio che si realizza a Torino e Piemonte nel corso del 2021 e vede per la prima volta una collaborazione con la società di produzione milanese Casa delle Visioni che nel 2019 ha prodotto il pluripremiato “Selfie” di Agostino Ferrente, vincitore del David di Donatello e del Nastro d’argento come miglior documentario.

Maria, una giovane donna peruviana, lavora come babysitter presso una famiglia di industriali di Torino. È sposata con Giorgio che fa il guardiano nella fabbrica di proprietà̀ della stessa famiglia. I due si amano teneramente ma, con grande dispiacere di Maria, non possono avere figli, perché Giorgio è convinto di essere sterile. Un giorno Maria si accorge inaspettatamente di essere incinta. La grande gioia che prova resta però soffocata, perché non riesce a trovare la forza di dare al marito la notizia, temendo che non potrà̀ capire e la lascerà̀.

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