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Cultura

A Torino Welcome to Commonplace, spettacolo di danza narrativa dove il pubblico sceglie quale storia vedere

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Uno spettacolo di danza narrativa dove il pubblico sceglie quale storia vedere. Questo propone il Teatro Bellarte per l’ultimo giorno del 2021. Welcome to Commonplace, produzione Tedacà messa in scena da Bqb, è uno spettacolo strutturato in due parti: dopo un inizio in cui gli spettatori conoscono le quattro protagoniste, l’opera si ferma permettendo al pubblico di mettersi d’accordo su quale delle quattro storie vedere. Ciascuna narrazione affronta diverse tematiche quali dimensione del giudizio, disillusioni, diversità, incapacità di comprendere gli altri, fattori determinanti che accrescono la distanza tra l’individuo e l’ambiente che lo circonda. Welcome to Commonplace va in scena 31 dicembre 2021, ore 22.00, come parte del progetto Babbo Natale è donna, quattro spettacoli sulla forza dell’universo femminile che raccontano le vicende di donne straordinarie o narrano alcune storie da un punto di visto tutto femminile. La rassegna è inserita nella stagione Over the Rainbow di Fertili Terreni Teatro e si svolge presso il teatro Bellarte di via Bellardi 116 (Torino).

La biglietteria prevede ingresso 30 € (intero) e 28 € (ridotto), si consiglia la prenotazione scrivendo alla mail biglietteria@fertiliterreniteatro.com, oppure contattando il numero 331.3910441 (lun-ven ore 15-18).
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.tedaca.it/welcome-to-commonplace.
Inoltre in questa replica speciale di Capodanno, Tedacà e compagnia Bqb regaleranno al pubblico una seconda storia: quindi non sarà solo la protagonista scelta dal pubblico a svelare la propria vicenda, ma anche un secondo personaggio aprirà agli spettatori le porte della sua vita. Dopo l’opera, la serata continua con giochi e animazioni che si svolgeranno dal posto, nel pieno rispetto delle vigenti norme Anti Covid 19.

Alice, Emily, Lisa e Sofia. In un giorno qualunque queste quattro sconosciute si trovano a condividere alcuni spazi comuni. Si incrociano, ignorano, interagiscono, si muovono, ciascuna al ritmo dei suoi pensieri.
Passano dal caos di una grande piazza, alla frenesia della metropolitana e all’imbarazzo di un minuscolo ascensore, giungono infine ognuna nella propria casa. A questo punto lo spettacolo si interrompe, il tempo si ferma, una voce si rivolge direttamente agli spettatori, chiedendo loro di scegliere quale storia vorrebbero vedere, in base a quanto visto in scena fino a questo momento. A decisione presa, il tempo ricomincia a scorrere e la protagonista scelta metterà a fuoco la sua vita, con tutti i suoi pensieri, sensazioni, dubbi e problemi.

Quattro donne in scena con quattro storie da raccontare, quattro capitoli di uno stesso spettacolo, quattro solitudini che si rivelano lentamente. Ciascuna protagonista ha delle peculiarità in grado di attivare meccanismi di empatia e condivisione con il pubblico: Alice è un artista di talento, vorrebbe vivere di arte ma si trova in un mondo che non comprende le sue aspirazioni; Emily è la donna che cerca di essere perfetta, nascondendo dietro l’apparenza una profonda solitudine; Lisa è una persona genuina che si trova ad affrontare la presenza ossessiva, e violenta, di una persona che credeva amica; Sofia è la ragazza romantica che viene ferita da chi credeva di amare, perdendo la fiducia verso il prossimo. Le storie affrontano inoltre temi di attualità, quali stalking, cyberbullismo, il divario fra apparenza e realtà, tipica dei social media, la conciliazione fra lavoro corrente e desiderato.

Balleronze Q.B. è la compagnia di danza Teadcà, formata da Giulia Guida, Valeria Pugliese, Valentina Renna e Viviana Stizzolo, quattro danzatrici con background differenti: chi proviene dal mondo hip hop, chi ha una formazione prettamente classica e moderna, chi si è invece specializzata in tip tap. Le Bqb sfruttano questa diversità in maniera costruttiva, con l’intento di creare uno stile non canonico, basato sulla contaminazione di esperienze, saperi e gusti. Caratteristica del percorso creativo della compagnia è da sempre la narrazione, ovvero l’aspetto più teatrale della danza. “Per la nostra compagnia la danza è un linguaggio universale che deve raccontare, è un veicolo di emozioni e di azioni – Afferma Valentina Renna, danzatrice della compagnia e vice presidente di Tedacà – Può essere leggera, ironica, far sorridere e ridere, mentre allo stesso tempo può smuovere qualcosa nel profondo, portare a riflettere, interpretare e sentire ciò che avviene all’interno dello spazio scenico.

Welcome to Commonplace fa parte del progetto Babbo Natale è Donna (dal 19 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022), quattro spettacoli, per un pubblico di tutte le età, che raccontano coraggio, volontà, ironia, determinazione e creatività delle donne. Il progetto nasce per celebrare la forza dell’universo femminile, grazie a una serie di produzioni Tedacà che raccontano le vicende di donne straordinarie o narrano alcune storie da un punto di visto tutto femminile (“Alice, per adesso”; “Servizio Favole”; “Welcome to Commonplace”; “Frida. Un nastro intorno alla bomba”). Perché con tutte le battaglie vinte negli anni per le pari opportunità, con tutti i pregiudizi superati, con tutte le difficoltà a cui ancora devono sottostare in questa società, le donne possiedono un’energia che fa impallidire i poteri di Babbo Natale.

La rassegna Babbo Natale è Donna è un progetto di Tedacà cresciuto grazie alle donazioni del pubblico in una campagna di crowfunding promossa sulla piattaforma Eppela. Inoltre il progetto è a cura di CrowFunder35, realizzato con il contributo di “+Risorse e Fondazione Sviluppo e Crescita CRT”. Il progetto è sostenuto con i fondi “Otto per Mille” della “Chiesa Valdese”. Infine con il partenariato dell’Ordine degli Assistenti Sociali.

Foto Emanuele Basile

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