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Approvato in consiglio regionale il DDL 191 “disposizioni in materia di addizionale Irpef”

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È stata approvata a maggioranza (con 26 voti favorevoli e 17 non votanti) dal consiglio regionale nella seduta del 22 marzo il DDL 191 “disposizioni in materia di addizionale Irpef di adeguamento articolo 1, comma 2 e 5, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 Bilancio di previsione dello Stato – anno finanziario 2022 – e Bilancio pluriennale triennio 2022 – 2024 .

A decorrere dal 1° gennaio 2022, a partire dal periodo di imposta 2022, l’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), è determinata per scaglioni di reddito applicando le seguenti maggiorazioni all’aliquota dell’addizionale regionale all’IRPEF di base:

a) per i redditi sino a 15.000,00 euro: 0,39 per cento;

b) per i redditi oltre 15.000,00 euro e sino a 28.000,00 euro: 0,90 per cento;

c) per i redditi oltre 28.000,00 euro e sino a 50.000,00 euro: 1,52 per cento;

d) per i redditi oltre 50.000,00 euro 2,10 per cento

Le aliquote dell’addizionale regionale all’IRPEF sono differenziate in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti a livello nazionale. Le disposizioni assicurano la razionalità del sistema tributario nel suo complesso e la salvaguardia dei criteri di progressività.

“Per quanto riguarda le detrazioni, come Regione Piemonte – afferma l’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano – abbiamo confermato quelle che erano già previste, ma che avremmo potuto non inserirle, come la legge nazionale permetteva. Si tratta di un aiuto in più che la Regione eroga proprio a sostegno delle famiglie piemontesi”.

A partire dal periodo di imposta 2022, sono così confermate le seguenti detrazioni come misure di sostegno economico sociale:

a) euro 100,00 per i contribuenti con più di tre figli a carico, per ciascun figlio, a partire dal primo, compresi i figli naturali riconosciuti, adottivi o affidati;

b) euro 250,00 per i contribuenti con figli a carico portatori di handicap ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, per ciascun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, adottivi o affidati.

“Rappresentano – come conferma l’Assessore Andrea Tronzano – un aggravio per il già difficile bilancio della Regione di 11,241 milioni, ma pensiamo che sia un investimento giusto e importante, in quanto vanno ad aiutare le famiglie, in particolare quelle più esposte alle difficoltà del momento”.

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