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Vaie: il parroco contro il negozio “La Terra delle Streghe “, è un negozio di perdizione

Vincenzo Spinello

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A Vaie, in Val di Susa, in provincia di Torino, è in corso una vera e propria disputa tra il Parroco del paese, e una imprenditrice locale, Nicoletta Branco che, proprietaria del negozio di Via I° Maggio, “La Terra delle Streghe”.
Una bottega dal sapore antico, di altri tempi, profumata di incenso e di spezie. Un vecchio locale incastonato nel centro storico del paese di Vaie, un paese di 1600 anime nel verde della Val di Susa con l’insegna dipinta a mano da un artista locale.

Ed è proprio l’insegna, a quanto sembra, l’ignara colpevole di questa guerra scatenata dal sacerdote del paese.
La parola “Strega”, sembra che faccia ancora tremare i prelati.
Durante l’omelia Pasquale, Don Sergio Blandino, il parroco del paese, per oltre 15 minuti ha tuonato e diffidato i fedeli dall’entrare in quel luogo di perdizione, da lui considerato il regno delle tenebre e di Satana, il negozio del male, il luogo che allontana i fedeli dalla via della redenzione, luogo che rende le anime impure e peccatrici, trascinandole nel piò oscuro girone degli inferi.

“Nel mondo dell’esoterismo e dei feticci, non dovete infilarci neppure un dito” ha tuonato il parroco all’interno della Chiesa gremita di persone.

La risposta della titolare, Nicoletta Branco, non tarda ad arrivare ed esplode con il fragore di un fulmine in tarda serata sul suo profilo personale di Facebook.

Ad intervenire nella vicenda anche il Sindaco di Vaie, Enzo Merini:

“Fino ad oggi non sapevo di questa polemica – dice il primo cittadino – Io posso dire che il negozio è in regola, non voglio dare giudizi morali su quello che vende anche se ritengo molto più pericolose le sale giochi che rovinano le famiglie. È un esercizio commerciale nuovo che apre nel centro storico da cui di solito i negozi scappano. Non può che essere un fatto positivo”.

Da parte sua, Don Sergio Blandino, non esita a replicare.

“Mai parlato di stregoneria – dice – e di sicuro non ho dedicato l’omelia di Pasqua ad un negozio. Ho detto però che se crediamo in Cristo risorto dobbiamo scegliere lui e non ciò che non gli appartiene, tutto ciò da cui Cristo è venuto a liberarci. Si sta diffondendo un esoterismo che si manifesta con gli oroscopi, le pietre magiche: ne è una prova il fatto che in un comune piccolo come Vaie abbia aperto un negozio che vende questi articoli”.

“Non ho nulla – aggiunge il parroco – contro la negoziante e sono convinto che qualche Giuda le abbia riportato parole che non ho mai detto – conclude – Però mi sono rivolto ai fedeli e a chi viene a messa… io devo dire quali sono le cose giuste e quali quelle sbagliate. Dico che nell’esoterismo è meglio non mettere neppure un dito”.

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