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Cronaca

Assolta dall’accusa di omicidio stradale l’infermiera 32enne che investì uno studente in bici a Cuneo

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C.M., l’infermiera 32enne che nel luglio 2019 investì uccidendo il 17enne Francesco Scarmato, mentre durante la notte insieme a degli amici percorreva in bici la strada davanti al cimitero di San Rocco Castagnaretta, frazione di Cuneo, è stata assolta dall’accusa di omicidio stradale dal giudice Elisabetta Meinardi del tribunale di Cuneo. La sentenza di primo grado respinge l’ipotesi del pubblico ministero Attilio Offman che sosteneva che la donna avesse provocato l’incidente, chiedendo la condanna a un anno di reclusione.

Secondo una ricostruzione la Ford Focus della 32enne, che stava tornando a casa a Borgo San Dalmazzo dal turno all’ospedale Santa Croce e Carle, stava transitando a una velocità di poco superiore al consentito sull’incrocio regolato da semaforo tra corso De Gasperi e via San Maurizio, quando a semaforo giallo lampeggiante ha quasi investito un primo giovane in bici e poi ha travolto i due ragazzi dietro, uccidendo Scarmato e ferendo gravemente l’altro amico a bordo.

Per la difesa, sostenuta dall’avvocato Vittorio Sommarcal, i ragazzi non avrebbero rispettato l’obbligo di precedenza per cui la sua assistita non è direttamente colpevole per quell’incidente. Il giudice gli ha dato ragione, ma la sentenza è stata contestata in aula dove erano presenti familiari e amici di Scarmato, con indosso le magliette che chiedevano “Giustizia per Francesco”.

 

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