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Siccità, comune ligure assume un rabdomante per trovare l’acqua. Il Cicap: nessun fondamento scientifico

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Con la siccità che, da mesi, sta mettendo a dura prova gran parte d’Italia c’è chi, tra gli amministratori locali, ha ritenuto di combattere la crisi idrica ricorrendo alla rabdomanzia. A meno di un mese di distanza dal caso di Apricale, piccolo centro ligure che a luglio ha ingaggiato un sensitivo per individuare fonti acquifere, il confinante Comune di Bajardo ha deciso in questi giorni di seguirne l’esempio, affidando un lavoro di ricerca alla stessa persona. In una determinazione dell’area tecnica dello scorso 17 agosto, si legge che “è necessario provvedere alla ricerca idrica con metodo sensitivo agricolo al fine di avere nuovi approvvigionamenti idrici dato il periodo di siccità”, si commissiona quindi al rabdomante un’attività che dovrebbe essere di competenza di un geologo.

La rabdomanzia – ricorda il Cicap – è un’arte divinatoria, diffusa sin dal III millennio a.C., che non ha alcuna efficacia dimostrata, a differenza di discipline attendibili come l’idrogeologia. Il CICAP, nel corso degli anni, ha esaminato ad ogni occasione possibile l’opera dei rabdomanti: tutti gli esperimenti condotti in merito (come questo) hanno dato esito negativo. Ogni tentativo di dimostrare le tesi dei rabdomanti in condizioni di rigoroso controllo scientifico è fallito: chiamati a spiegare il proprio operato, i sensitivi hanno sempre addotto problemi di influenze esterne presenti sul terreno d’indagine. La notizia è stata riportata dall’Ansa ed è stata ripresa nelle ultime ore da diversi quotidiani nazionali. Nel lancio d’agenzia si legge, tra l’altro, che il rabdomante avrebbe in passato operato “con successo” in un terreno appartenuto alla contessa Francesca Vacca Augusta a Portofino. L’area in questione, tuttavia, come riportato sul sito ufficiale dell’Ente Parco di Portofino, è nota per essere naturalmente ricca di sorgenti e importanti serbatoi sotterranei d’acqua.

Ancora una volta, il CICAP insiste sulla necessità che le istituzioni pubbliche prendano decisioni e dispongano dei propri fondi tenendo conto delle evidenze scientifiche, e invita il rabdomante a mettersi alla prova con un esperimento di verifica delle sue abilità sensitive assieme agli esperti dell’associazione.

Fondato nel 1989 su iniziativa di Piero Angela e di un gruppo di scienziati, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze è un’associazione di promozione sociale che promuove la diffusione del pensiero scientifico e razionale.

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