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Per Banco alimentare del Piemonte un nuovo automezzo da 140 quintali

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140 quintali, l’equivalente di 28.000 pasti: questa la capacità del nuovo automezzo da oggi a disposizione del Banco Alimentare del Piemonte, un camion refrigerato acquistato – insieme ad altre preziose attrezzature – grazie al contributo della Regione Piemonte. L’inaugurazione è avvenuta ieri mattina nella sede centrale di Moncalieri.

«Ancora una volta la solidarietà non si ferma, ma cresce» commenta il presidente del Banco Alimentare del Piemonte, Salvatore Collarino: «Ringrazio in modo particolare l’Assessore Chiara Caucino per la Regione Piemonte, per averci voluto così sostenere in un periodo difficile e incerto come quello che stiamo vivendo, in cui la parola crescita potrebbe apparire ancora più strana.

Ma è proprio in momenti così che bisogna unire le forze e costruire, tutti insieme, per un futuro migliore, basato sulla solidarietà nei confronti delle persone in maggiore difficoltà. È con questa prospettiva che il Banco Alimentare del Piemonte ha deciso di rilanciare nuove strategie per rispondere in modo positivo alle sfide a cui veniamo sottoposti come associazione e come comunità. Il nuovo mezzo, insieme a tutte le attrezzature acquistate, ci permetterà infatti di potenziare l’attività di recupero e distribuzione di prodotti di prima necessità e soprattutto alimenti freschi e/o surgelati, trattandosi di un mezzo refrigerato».

«L’emergere delle nuove povertà, che io denuncio da mesi – spiega l’assessore Chiara Caucino – sta generando un disagio senza precedenti soprattutto nelle fasce più fragili. Famiglie che prima del Covid, nonostante le due grandi crisi degli ultimi anni, vivevano in condizioni decorose oggi, dopo la pandemia e alle prese con la stangata energetica, sono scivolate nella fascia di povertà, di quelli, tanto per essere chiari, che hanno bisogno di un aiuto anche per mangiare e per dare da mangiare ai propri figli». «Come Lega – prosegue Caucino – abbiamo insistito con forza per sostenere realtà virtuose come il Banco Alimentare stanziando le risorse per acquistare attrezzature necessarie per aiutare i più bisognosi. Una scelta assolutamente in linea con la mia visione politica, che ha sempre messo al centro i più fragili e le persone più in difficoltà».

Qualche dato sulla situazione dal punto di vista del Banco Alimentare.
Da una parte aumentano le persone che chiedono aiuto a causa della crisi economica a questo si somma la tendenziale riduzione di donazione di alimenti degli ultimi mesi, determinata dall’aumento dei costi delle materie prime (come il grano), dell’energia e dei trasporti con la conseguente riduzione delle eccedenze alimentari.
Preoccupante è l’incremento dei costi di gestione. Per Banco Alimentare il costo di recupero e distribuzione di un pasto equivalente – pari a un mix di 500 g di alimenti in base ai LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) – nel 2022 è salito in media a circa € 0,10, +43% rispetto agli anni precedenti, quando si assestava a € 0,07 per pasto.

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