Seguici su

Cronaca

“Schiaffi educativi contro squadristi e anarchici”, il sindaco leghista di Quarona lancia il corso di autodifesa

Avatar

Pubblicato

il

“Saper difendere se stessi e i propri cari e soprattutto capire quando agire non è un aggressione, è un diritto e un dovere di tutti!
Non sempre è possibile denunciare immediatamente alla Forze dell’Ordine un abuso o una prepotenza”.
Parola di Francesco Pietrasanta, sindaco leghista di Quarona, nel vercellese, che ha lanciato il corso di autodifesa per i cittadini della città dai sedici ai 65 anni.

“Se i delinquenti sapessero che tutti noi fossimo pronti a dare uno “schiaffo educativo” se messi in pericolo, ci penserebbero due volte a delinquere!”, dice il primo cittadino.
Al momento le iscrizioni sono tante. Come le critiche. In primis quella Cgil di Vercelli.

Che spiega: “L’educazione e la pedagogia sono una cosa seria e ci insegnano che i primi anni di vita sono importanti per l’educazione di ogni bambino, adulto di domani. Chissà se l’educazione del Sindaco di Quarona è avvenuta a suon di schiaffi – quelli che lui chiama ‘educativi’ – perché così verrebbe da pensare dopo la sua proposta di corso gratuito di ‘difesa contro squadristi, anarchici e delinquenti’ destinato ai suoi concittadini. Quale triste infanzia potrà mai aver vissuto il Signor Sindaco, se è convinto che gli schiaffi siano il migliore strumento per educare”.

“Un’educazione che lo ha portato a proporre simili idiozie, come appunto un corso di autodifesa personale. In uno Stato democratico come il nostro, che fa della Costituzione repubblicana la propria stella polare, la sicurezza e la tutela dei cittadini hanno precisi assegnatari istituzionali. Se un Sindaco non conosce tali riferimenti, al punto da credere che la sicurezza pubblica sia affidata al libero arbitrio di ciascuno, tocca si seriamente preoccuparsi e difendersi da simili asserzioni. Nel suo messaggio stride la comunanza tra soggetti pericolosi ‘squadristi, anarchici o delinquenti’ e ‘associazioni o partiti’, rei di aver manifestato pacificamente lo scorso 4 marzo, senza menar le mani come invece praticato da un gruppo di fascisti a discapito di alcuni liceali, motivo per cui era stata convocata la manifestazione. La legittima difesa è sì un diritto che va attuato collettivamente, ma difendendo con parole e comportamenti, l’uguaglianza, la solidarietà, il diritto, la giustizia, la lega- lità. Principi che rischiano di essere soffocati da una propaganda mediatica, di cui anche il primo cittadino di Quarona è complice, utile da spendere per una artificiosa tranquillità sociale che non affronta e risolve i veri problemi”.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *