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Cronaca

I ragazzi che hanno lanciato la bici ai Murazzi non potranno accedere a locali pubblici del centro di Torino per due anni

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Il Questore di Torino Vincenzo Ciarambino ha emesso il divieto di accesso e stazionamento ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento (DACUR), nei confronti dei giovanissimi gravemente indiziati del lancio della bicicletta elettrica dalla balconata dei Murazzi a Torino lo scorso 21 gennaio.

I cinque, tre ragazzi e due ragazze di età compressa fra i 15 e i 18 anni, non potranno accedere o stazionare davanti ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento del centro di Torino, per la durata di anni 2.

L’area interdetta è quella ricompresa tra Corso Vittorio Emanuele II (nell’area compresa fra Piazza Carlo Felice e Corso Cairoli), Piazza Carlo Felice, Via Roma, Piazza San Carlo, Piazza Castello, Viale I Maggio, via Denina, Corso Regina Margherita (nel tratto compreso fra via Denina e lungo Po Machiavelli), Lungo Po Machiavelli, Lungo Po Cadorna, Corso Cairoli, (nel tratto compreso fra Lungo Po Cadorna e Corso Vittorio Emanuele II) nonché l’area fra: Corso Vittorio Emanuele II (nel tratto compreso fra Via Nizza e corso Massimo d’Azeglio), Corso Massimo D’Azeglio (nel tratto compreso fra Corso Vittorio Emanuele II e via Valperga Caluso), via Valperga Caluso (nel tratto compreso fra Corso Massimo d’Azeglio e via Nizza), Via Nizza (nel tratto compreso fra via Valperga Caluso e Corso Vittorio Emanuele).

I cinque sono ancora agli arresti domiciliari o in regime di custodia cautelare in carcere con l’accusa di tentato omicidio.

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