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La denuncia di un lettore affetto da SLA: sono senza motorino da due mesi perchè la ditta scelta dall’Asl di Torino non riesce a ripararlo

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Ci scrive un lettore per denunciare la situazione di cui è vittima.
“Ho un piccolo motorino elettrico che mi ha passato l’Asl in quanto sono affetto da SLA e ho difficoltà di deambulazione. – racconta – Il motorino ha avuto problemi e quindi ho chiesto all’ortopedia che mi segue da sempre un preventivo per la riparazione, i miei medici l’hanno autorizzata e quindi l’abbiamo spedita all’Asl di Torino, che ha poi deciso di dare il lavoro alla loro ditta appaltatrice per questi tipi di problemi. Ovviamente il motorino è stato consegnato alla loro ditta perché ha fatto un preventivo più basso rispetto all’ortopedia”.

Qui però cominciano i problemi.
“La ditta per conto dell’Asl, – scrive il lettore – è venuta a prendere il motorino nel giro di pochi giorni, me l’ha riportato dopo due giorni dicendo che il problema era risolto (per loro il problema potevano essere solo le ruote sgonfie) in realtà non era risolto e ho ridato il motorino alla stessa ditta per ripararlo. Sono passati due mesi ed è evidente che la ditta che ha preso il motorino non è in grado di risolvere il problema”.

“Io mi chiedo – denuncia il lettore – perché allora determinate ditte che non sono in grado di fare il lavoro, vengono scelte e pagate. Non si fa una valutazione di chi fa una gara di appalto e come in questo caso sicuramente la vince per avere una commessa così grande dall’Asl di Torino?”

Fortunatamente il nostro lettore ha trovato chi lo ha aiutato: “Ora io non sono a piedi, perché la ditta mi ha dato un piccolo motorino elettrico simile al mio, ma non comodo come il mio, in quanto questo non ha i braccioli e ho difficoltà ad alzarmi, ma tutto questo mi pare assurdo”.

“Tra l’altro – e qui la questione si fa seria – questo problema non è capitato solo a me. Questa situazione riguarda i tanti disabili che abitano a Torino, perché l’Asl ha una gestione pessima di tutto ciò che riguarda la protesica, ogni volta bisogna sollecitare più e più volte affinché le pratiche vengano mandate avanti o accettate. Inoltre raggiungerli telefonicamente è praticamente impossibile, ogni volta bisogna fare un urp. Siamo sempre alle solite, il cittadino disabile non viene mai preso in considerazione seriamente per le proprie problematiche in cui si è trovato per un caso della vita”.

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