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Alessandria

Acqui Terme: riaperti gli stabilimenti termali del Grand Hotel

Redazione Quotidiano Piemontese

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Ad Acqui Terme sono stati riaperti gli stabilimenti termale del Grand Hotel.

Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza fra gli altri del governatore del Piemonte Alberto Cirio, del vice Fabio Carosso, e degli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Protopapa.

Alberto Cirio ha illustrato la recente misura straordinaria da un milione di euro che la Regione ha messo in campo per il rilancio post-pandemia del comparto, ritenuto strategico per l’economia territoriale.

Il provvedimento prevede 800 mila euro destinati a un contributo una tantum a fondo perduto a favore delle realtà concessionarie delle fonti termali , e altri 200 mila per voucher che garantiscono la fruizione dei servizi degli stabilimenti a prezzo scontato per un totale di un milione di euro per la ripartenza di un settore che, più di altri, ha subito uno stop prolungato a causa della pandemia.

Tra i criteri previsti per accedere al bando la garanzia di apertura nel 2023 dei reparti di cure termali per almeno cinque mesi, anche non continuativi: almeno due mesi nei casi degli impianti situati oltre i 1000 metri, ovvero in zone montane che presentano maggiori difficoltà stagionali.

La misura è stata inclusa in un emendamento alla Legge di bilancio approvata dal Consiglio regionale ed è rivolta a tutte le 17 concessioni presenti ad oggi in Piemonte: sei in provincia di Alessandria (quattro ad Acqui Terme, una a Voltaggio e una a Vignale Monferrato), tre in provincia di Asti (ad Agliano Terme, Castelnuovo Don Bosco e Nizza Monferrato), tre in provincia di Cuneo (a Vinadio, Valdieri e Lurisia), una in provincia di Torino a Borgofranco di Ivrea e quattro nel VCO (a Bognanco, Premia, Crodo e Vanzone San Carlo).

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