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Ambiente

A Pinerolo la prima Comunità Energetica d’Italia rinnovabile, a impatto sociale ed ecumenica

CER Val Pellice insiste su un territorio di 11 comuni, con oltre 37.000 abitanti ed una superficie complessiva di circa 440 kmq

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Pinerolo – Acea Pinerolese è pronta ad affermare il suo primato nell’ambito delle comunità energetiche e, in attesa del prossimo arrivo dei Decreti attuativi sulle CER, ha creato la prima Comunità Energetica d’Italia rinnovabile, a impatto sociale ed ecumenica.

CER Valpellice è il nome con il quale è stata fondata, giovedi 29 giugno 2023, nell’atto costitutivo davanti al notaio: come dice il nome, la CER si colloca territorialmente nel Pinerolese (Piemonte), nella Val Pellice, quel territorio che parte da Bricherasio nel fondovalle e si conclude con Bobbio Pellice, quasi ai confini con la Francia. Una valle caratterizzata da grande storia di accoglienza, inclusione sociale, progetti di comunità molto significativi e dove forte è la presenza della cultura della religione Valdese.

Con la nascita della CER Valpellice si è anche avviata la riconversione di un sito industriale dismesso a Luserna San Giovanni, dove per settembre 2023, nascerà un campo da Padel, il primo modello di struttura sportiva, efficientata energeticamente, che viene incluso in una comunità energetica. Un progetto che, per la grande forza di traino di innovazione e catalizzatore di buone pratiche nel mondo dello sport, proprio per la sua replicabilità, ha avuto il patrocinio del CONI nazionale. Realizzato da Acea Pinerolese e Tecnozenith con Progetto Energheia rappresenta un modello per tutte le strutture sportive indoor d’Italia. Un modo per coniugare i valori dello sport ad azioni concrete per il risparmio energetico, l’efficienza e la conversione progressiva alle energie rinnovabili per sostenere il fabbisogno degli impianti sportivi.

I numeri della CER Val Pellice

Alcuni numeri complessivi: la CER Val Pellice realizzata da Acea Pinerolese Energia con Progetto Energheia insiste su un territorio di 11 comuni, con oltre 37.000 abitanti ed una superficie complessiva di circa 440 kmq. Il territorio è di tipo collinare e montano con presenza di molti impianti di produzione idroelettrica ed un impianto di produzione in cogenerazione (termica/elettrica) a biomasse legnose.

Caratterizzata nel fondovalle da una significativa industrializzazione (alimentari e metalmeccanica) si caratterizza anche per un buon afflusso turistico caratterizzato da un accoglienza diffusa e buon strutture per lo sport di base.
La peculiarità socio-culturale della Comunità Energetica è caratterizzata dall’esistenza di due confessioni religiose (Valdese e Cattolica) che hanno determinato la notevole presenza di strutture di assistenza e cura della persona. Anche il coinvolgimento del mondo sportivo con strutture indoor è significativo.
A tutte queste realtà e a tutti i cittadini si rivolge la CER che mira a diventare il centro propulsivo della Comunità in senso lato, per raggiungere l’integrale soddisfacimento dei fabbisogni energetici da parte di fonti di energia rinnovabili, creando gli strumenti per favorire gli investimenti in impianti di produzione e dall’altro ridurre – attraverso l’efficientamento – i fabbisogni attraverso un uso razionale e maggiormente responsabile dell’energia.

All’interno della comunità energetica e in particolare nel sito industriale che si sta riconvertendo a Luserna San Giovanni, verranno ospitate anche stazioni di ricarica per gli autoveicoli per massimizzare il consumo di energia scambiata sul posto e ottimizzare il ruolo della comunità energetica.

“Una comunità energetica che rappresenta il primo modello in Italia di questo genere per gli obiettivi che si prefigge e per gli attori che coinvolge: mondo delle Chiese Cattolica e Valdese, mondo dello Sport con le strutture sportive, Industria e cittadini. Una comunità, dove il coinvolgimento di tanti e significativi interlocutori porterà all’attivazione di una progettazione sociale che trasformi il concetto di comunità energetica, in quello di una comunità sociale e di condivisione di buone pratiche che diventa essa stessa modello di inclusione e di educazione. – afferma l’Ing. Francesco Carcioffo Amministratore di Acea – Nasce così un nuovo paradigma che vede, ancora una volta, protagonista la multiutility pinerolese Acea nel panorama nazionale della transizione energetica e dell’ambiente, mettendo al centro il cittadino, il risparmio economico e di risorse e l’attenzione al territorio nel quale viviamo nonché le ricadute sociali che ne derivano dal reinvestire risorse risparmiate dalle bollette in nuova energia sociale”.

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