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Cronaca

È morto a 37 anni il musicista e compositore Alan Brunetta

Era stato operato al cervello e durante l’operazione aveva suonato la chitarra per monitorare la salute delle aree creative della sua mente

Redazione Quotidiano Piemontese

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Torino – È morto a 37 anni il musicista, compositore, batterista e multi-strumentista Alan Brunetta.
Alan Brunetta era un compositore e musicista torinese famoso per la sua diversificata attività musicale e per le sue composizioni per le colonne sonore.

La pagina Facebook di Alan Brunetta dopo la notizia del suo decesso è stata invasa da numerosi messaggi di cordoglio e di saluto. Alan Brunetta era figlio di Ugo Brunetta, consigliere comunale di maggioranza a San Mauro Torinese.

I funerali di Alan Brunetta si terranno martedì 25 luglio alle ore 10 presso la parrocchia di San Benedetto a San Mauro Torinese

Alan Brunetta si era diplomato al Conservatorio di Torino e componeva musica per il cinema e per il teatro.Dal 2005 al 2015 aveva collaborato col gruppo torinese Supershock prendendo parte alla sonorizzazione di Nosferatu di F.W. Murnau’s, Der Golem di Paul Wegener e Metropolis di Fritz Lang.
Nel 2009 aveva fondato insieme a Umberto Poli, Leonardo Laviano, Flavio Rubatto e Jacopo Tomatis il collettivo La stanza di Greta, che aveva realizzato l’album “Creature selvagge” che ha vinto la Targa Tenco come Opera Prima.

Nel 2013 ha lavorato alla colonna sonora di “The Repairman” di Paolo Mitton, nel 2018 alla produzione italo- americana “Ulysses: A Dark Odissey”.  Seguono  “Dog” di Federico Alotto con cui vince il premio Best Original Music all’Eastern Europe Film Festival nel 2022.

Il 1 agosto 2023 uscirà postumo il brano “You’ve stopped walking away” per il film “The Killing of Billy the Kid” diretto da Brett Bentman.

Nel 2019 Alan era stato colpito da un tumore al cervello e si era sottoposto ad un intervento neurochirurgico per la rimozione della massa tumorale.
Per non perdere le sue conoscenze musicali decise in accordo con l’equipe medica, di monitorarle in diretta da sveglio, suonando la chitarra e il tamburo come fosse un importante concerto in quello che Alan Brunetta aveva chiamato scherzosamente  “Open Mind Concert”.

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