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Cronaca

Alba ricorda l’alluvione del 1994 con nove rose bianche gettate nel Tanaro

In ricordo delle nove vittime causate dall’esondazione del fiume

Redazione Quotidiano Piemontese

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ALBA – Nove rose bianche lanciate nelle acque del Tanaro: questo il gesto simbolico dei cittadini di Alba per ricordare le vittime dell’alluvione del 1994. In quell’occasione persero la vita Caterina Giobergia e Felicita Bongiovanni (all’interno della casa di riposo Ottolenghi), Maria Magliano Sobrino e il nipotino Riccardo Sobrino (travolti dall’acqua in via Piera Cillario), i coniugi Daniele Vola e Daniela Mascarello (uccisi dalla furia dell’acqua nelle vicinanze della ditta Aimeri), Emiliano Rossano di Macellai (travolto dalla piena nella zona del ponte nuovo), i coniugi Carmine Iannone e Maria Di Paola di Nichelino (morti sulla tangenziale di Alba).

In precedenza, si era svolto un incontro sulla collaborazione tra enti durante le emergenze all’interno del Consiglio del Palazzo comunale. Hanno partecipato la Protezione civile di Alba e del territorio e i membri dell’A.I.Po e l’Agenzia Interregionale per il fiume Po.

Il sindaco Carlo Bo: “Sono passati ormai quasi trent’anni, ma non abbiamo mai dimenticato quei giorni terribili e quelle vite spezzate dalla furia del fiume. Sempre più spesso, anche in queste stesse ore, assistiamo nel nostro Paese e nel mondo ad eventi climatici devastanti che ci fanno rivivere ciò che abbiamo provato nel 1994.”

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