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Cronaca

Il segretario del Pd, Domenico Rossi, minacciato da no-vax su Telegram

Vittima di offese e insulti anche Domenico Rossi, Consigliere regionale del Pd

Redazione Quotidiano Piemontese

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TORINO – Insulti e minacce in un canale Telegram da parte di complottisti e novax. Vittima è il segretario regionale del Partito Democratico del Piemonte, Domenico Rossi, che ha denunciato il fatto.

“Mi è appena stata segnalata questa immagine: arriva da un canale telegram della galassia complottista e novax con migliaia di iscritti. Un canale pieno di farneticazioni, che però, non possiamo permetterci di sottovalutare perché sappiamo quanto il sonno della ragione generi mostri” denuncia.

E continua: “Non possiamo sottovalutarlo perché come dimostra l’imbrattamento di due sedi fisiche del PD abbiamo a che fare con qualcuno che oltre a scrivere sui social è organizzato ed è in grado di attivarsi sul territorio e nella vita reale.
Abbiamo già imparato quanto possa essere pericoloso indicare a migliaia di persone qualcuno come capro espiatorio di una presunta ingiustizia.
Nel mio caso (ma questa mattina lo stesso è successo a Paolo Furia) la colpa sarebbe quella di aver fatto un post di solidarietà per le sedi imbrattate del PD. Tutto questo mi trasformerebbe in un “bugiardo criminale”.
Resisteremo (sì, resisteremo) ancora una volta all’ignoranza e alla violenza. E’ uno dei compiti che abbiamo per difendere questa fragile democrazia.
Intanto, però, non mancheremo di segnalare a tutte le autorità competenti quanto sta accadendo”.

 

Quello di Rossi non è un caso isolato. Anche Paolo Furia, ex segretario regionale del Pd, è stato bersaglio di attacchi.

“Ecco spiegato perché il gruppo ViVi mi ha aggredito sui social – scrive -.  Esiste un canale telegram in cui gli eroi imbrattatori di beni pubblici e privati condividono tra loro questo genere di meme, riportano le nostre prese di posizione, prendono di mira chi reagisce. Giocano, insomma, a fare V per Vendetta.
Ho segnalato il canale telegram invitando la app a consegnare tutti gli atti di questo canale alla Digos, che sta già indagando sull’attacco alle sedi del Pd di Asti e di via Oropa, e ora valuterò la denuncia penale per diffamazione, perché la vignetta che mi hanno dedicato non è un meme simpatico e neppure una critica politica pur aspra.
Al Governo italiano vorrei dire che invece che autorizzare le forze dell’ordine a entrare in università, perseguire chi si fa uno spinello, aggravare leggi già severe sull’alcol alla guida, perseguire le donne rom incinte, dovrebbe difendere i cittadini sui social attraverso forme più efficaci di tutela”.

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