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Scuola e formazione

“Facciamo rumore”: studenti e Non Una di Meno contro il minuto di silenzio proposto da UniTo per Giulia Cecchettin

Una sessione di laurea è stata interrotta: “organizziamo letture, appendiamo striscioni fuori dalle università! Ma non restiamo in silenzio!”

Sandro Marotta

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TORINO – “Non staremo zitte nemmeno un minuto”: con questa frase alcune/i studenti hanno boicottato il minuto di silenzio proposto da UniTo (su invito del ministro Valditara) per ricordare Giulia Cecchettin.

Nella mattina di oggi al Campus Einaudi una sessione di laurea è stata interrotta da una delegazione di studenti (del collettivo Cambiare Rotta) che hanno accusato il rettore e l’ateneo di un “lavaggio di mani” di fronte al femminicidio della ragazza veneziana trovata morta sabato 18 novembre.

Il comunicato di UniTo

“In segno di cordoglio e per ribadire la nostra ferma condanna verso ogni forma di violenza sulle donne, – si legge nel comunicato di UniTo – domani martedì 21 novembre alle ore 11, invitiamo la comunità accademica dell’Università di Torino a osservare un minuto di silenzio all’inizio di tutte le riunioni, commissioni, lezioni e sedute di laurea. Rinnoviamo, inoltre, il nostro impegno a creare un ambiente accademico sicuro e inclusivo.”

Non Una di Meno: “facciamo rumore”

Il movimento transfemminista Non Una di Meno si è detto da subito contrario all’iniziativa: “invitiamo tuttə a boicottare il minuto di silenzio imposto alle scuole per domani alle 11 dal Ministro dell’Istruzione Valditara. – aveva invitato ieri Nudm sui social – Facciamo rumore, creiamo spazi di parola e confronto, organizziamo letture e momenti di condivisione, appendiamo striscioni fuori da scuole e università! Ma non restiamo in silenzio! Per Giulia. Per tuttə”

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