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Cronaca

Omicidio di Massimo Lodeserto a Torino, il movente sarebbe un debito

Nino Capaldo è stato arrestato per omicidio e occultamento di cadavere

Elena Prato

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Polizia

TORINO – Ieri pomeriggio, Nino Capaldo, 57enne di Frattamaggiore accusato dell’omicidio di Massimo Lodeserto, ha confessato di aver ucciso l’uomo a martellate e di averne nascosto il cadavere in una cantina di Torino.

 

Il movente sarebbe un debito e, di mezzo, ci sarebbe anche una donna che, dopo aver intrecciato una relazione con Massimo, avrebbe iniziato a frequentare anche Nino e a parlargli di 100mila euro presi da Massimo da un’attività che i due gestivano insieme. Stando alla prima confessione, Nino avrebbe chiesto insistentemente quei soldi a Massimo, con ripetute chiamate e messaggi, fino ad invitarlo a casa sua, il 30 agosto scorso, per chiarirsi, e lì lo avrebbe ucciso.

 

Nino Capaldo è stato quindi arrestato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

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