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Spari di Capodanno a Rosazza: un testimone inchioda il deputato Pozzolo

Tanta la paura durante quella notte che doveva essere di festa

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BIELLA – Si appesantisce la posizione del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo, indagato per lesioni aggravate. Un atto dovuto da parte della procura di Biella per poter compiere tutte le indagini del caso dopo che, la sera di Capodanno, il genero di un uomo della scorta del sottosegretario Delmastro è rimasto ferito da un colpo d’arma da fuoco.

La pistola che ha ferito il 31enne Luca Campana, durante la festa nei locali della Pro loco a Rosazza, risulta essere proprio del deputato che, però ha negato di aver sparato. Una dichiarazione che cozza con quella di un testimone presente quella sera e che avrebbe visto proprio Pozzolo impugnare la pistola in un momento di euforia.

La testimonianza dell’agente di polizia inchioda Pozzolo

Tanta la paura durante quella notte che doveva essere di festa. Finché ai brindisi non è spuntata l’arma. Secondo le dichiarazioni rilasciate da un testimone – agente di polizia -, Emanuele Pozzolo era particolarmente allegro (forse brillo?) e senza che nessuno glielo chiedesse ha estratto la pistola, alla presenza delle 30 persone presenti, compresi dei bambini. È stato un attimo, un lampo, un forte rumore. La pistola esplode il colpo e il proiettile si conficca nella gamba del 31enne.

In una intervista a La Repubblica, il testimone ha dichiarato: “La festa era finita, stavamo andando via quando è arrivato quell’uomo, che in maniera del tutto superficiale ha estratto la pistola per mostrarla ai presenti ed è partito il colpo che ha ferito il ragazzo”. E ancora: “È successo sotto i miei occhi, come me l’hanno visto anche altre persone presenti. Abbiamo tutti rilasciato le nostre dichiarazioni ai carabinieri. È stata una leggerezza: poteva costare davvero cara a quel ragazzo, che è un gran lavoratore, un padre di famiglia con due bambini piccoli”.

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