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Ambiente

A Castelnuovo Don Bosco il primo distributore di HVO100 in Piemonte

Con l’acronimo HVO viene indicato l’Hydrogenated vegetable oil, un combustibile vegetale idrogenato ottenuto 100% da materie prime rinnovabili che può essere usato al posto del diesel tradizionale

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ASTI – L’ecodiesel arriva anche in Piemonte, precisamente al Parco Commerciale Magnone, a Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti, dove saranno aperte tre pompe erogatrici. Qui sarà inaugurato il prossimo 16 marzo il primo distributore di HVO100 in Piemonte, uno spazio che segna anche una svolta storica nel settore dei combustibili a basso impatto ambientale: è il secondo fuori dalla rete di Costantin ad erogare il nuovo combustibile green, l’HVO.

Costantin Spa in Piemonte opera su dieci pompe bianche: oltre che a Torino e hinterland (6 punti), anche a Castellamonte, Ivrea, Saluzzo (Cuneo) e Casale Monferrato (Alessandria). L’impianto del Parco Commerciale Magnone dispone di erogatori di carburante multiprodotto, dove adesso ci si potrà servire con l’HVO della catena HVO100: è il primo punto di distribuzione in provincia di Asti. Sempre in ottica green, la stazione inoltre include una colonnina di ricarica elettrica.

Cos’è l’HVO100

Con questa apertura piemontese, l’HVO100 è sempre più al centro dell’attenzione degli addetti ai lavori. La sigla sta per “Hydrogenated vegetable oil”, combustibile vegetale idrogenato ottenuto 100% da materie prime rinnovabili. Può essere utilizzato dai veicoli a diesel di ultima generazione, in grado di abbattere le emissioni dei mezzi fino al 90%. Dal punto di vista tecnico l’HVO100 è stato testato ed è già largamente utilizzato. Per i manager di Costantin si tratta di una scelta improntata a favorire la transizione ecologica nel settore dei trasporti. Con l’apertura piemontese, aumentano le stazioni di servizio Costantin in cui è presente l’HVO100, compresa quella di Merlara, l’unica in Italia ad aver completamente eliminato il diesel fossile.

“In un momento in cui l’attenzione internazionale pare essere tutta sull’elettrico, crediamo sia importante dare una seconda vita al settore dei carburanti tradizionali, attraverso un’alternativa realmente ecologica – conclude Luca Cavatton di Costantin Spa, responsabile del progetto HVO100 – e per questo abbiamo deciso di vendere l’HVO100 nei nostri distributori a un prezzo di molto inferiore al diesel tradizionale. Lo abbiamo fatto per mandare un messaggio forte sia al consumatore finale che agli operatori di settore. È necessario sfruttare questa finestra temporale che permette il consumo del diesel ecologico risparmiando, l’educazione dei consumatori e degli stakeholder è fondamentale. HVO100 è compatibile con la maggior parte delle auto e dei mezzi, non sta riscontrando problemi di alcun genere e l’opinione pubblica deve essere consapevole di questa rivoluzione in atto”

Il combustibile vegetale HVO

Con l’acronimo HVO viene indicato l’Hydrogenated vegetable oil, un combustibile vegetale idrogenato ottenuto 100% da materie prime rinnovabili che può essere usato al posto del diesel tradizionale. Da anni è usato nel Nord Europa. Rispetto ad un gasolio convenzionale consente una riduzione delle emissioni fino al 90%. L’HVO viene distribuito da Costantin in tutta Italia con una serie di partner e fornito direttamente alle grandi aziende della logistica e dei trasporti. Rappresenta un esempio di economia circolare: i prodotti di scarto (oli esausti, grassi di origine naturale, etc..) che dovrebbero essere smaltiti, con aggravio di costi e con un maggior impatto sull’ambiente, vengono invece impiegati per la produzione di biocarburante dall’elevato potere calorifico, maggiore a quello del gasolio di origine fossile e a quello dell’ecodiesel tradizionale. L’impatto economico è pressoché nullo per gli utilizzatori, considerando la vera natura del prodotto: inquina meno, perché è privo di aromatici e poliaromatici, composti impattanti dal punto di vista ambientale. Il processo di produzione di HVO100 avviene in due fasi, il primo viene denominato idrotrattamento, le materie prime vengono saturate con idrogeno, e successivamente viene alterata la struttura chimica per conferire le qualità desiderate al prodotto finale.

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