Seguici su

Eventi

Steve Gunn al Cinema Massimo di Torino: sonorizza dal vivo i cortometraggi sperimentali di Stan Brakhage

Il 12 aprile 2024, ore 21:00

Avatar

Pubblicato

il

TORINO – Il chitarrista e songwriter di Brooklyn, Steve Gunn, prolifico musicista dedito sia alla rivisitazione della canzone americana che a progetti di natura più sperimentale, sarà ospite al Cinema Massimo di Torino.

Il Museo Nazionale del Cinema propone, infatti, un’eccezionale sonorizzazione a cura di Gunn il 12 aprile 2024, ore 21:00. In un appuntamento straordinario, il musicista porta sul palco del Cinema Massimo le diverse anime della sua musica, tenute insieme dalla sua chitarra, ora acustica ora elettrica, in un progetto più sperimentale e astratto in cui sonorizza i cortometraggi Visions in Meditation #1-4 (1989-90) di Stan Brakhage.

Brakhage, considerato uno dei massimi esponenti del cinema sperimentale americano, ha iniziato a girare film sin dal 1952. Trasferitosi a New York, entra in contatto con il cuore dell’avanguardia artistica e studia i grandi poeti statunitensi, in particolare Gertrude Stein. È proprio Stanzas in meditation di Stein ad ispirare Visions in Meditation #1 in cui il regista assembla immagini meditative di paesaggi “indicativi di quel campo di coscienza entro cui l’umanità sopravvive pensierosamente”, realizzato manipolando e colorando la pellicola in una serie di sovrapposizioni volte a creare effetti visivi onirici.

È questo l’ambiente astratto in cui si inserisce Steve Gunn con le sue chitarre, offrendo agli spettatori un’esperienza percettiva unica e coinvolgente.

“Dopo aver scoperto l’opera di Stan Brakhage quando studiavo cinema, i suoi film sono sempre stati per me un’infinita e liberatrice fonte di ispirazione. Essendo lavori non narrativi, Brakhage li definiva spesso ‘musica visiva’. Le Visions in Meditation risuonano profondamente dentro di me con la loro combinazione di paesaggi e di coscienza sognante. Mi onora accompagnare dal vivo la poesia visiva di queste importanti visioni di Brakhage”.

Dopo essere stato il fulcro dei Violators di Kurt Vile, Gunn si è costruito una solida e affermata carriera solista, pubblicando diversi dischi: vere e proprie pietre miliari della musica guitar-driven, nei quali si muove con naturalezza tra psych-rock metropolitano, country-folk agreste e soul-pop raffinato.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *