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Lavoro

Circa 300 taxi hanno partecipato al corteo per lo sciopero odierno

Hanno aderito i sindacati Fast Confsal Taxi, SATaM, TAM, USB-Taxi, Un.i.c.a. Filt CGIL, CLAAI, URITAXI, UTI, UNIMPRESA, OR.S.A. Taxi, UGL-taxi, Federtaxi CISAL, Sitan/ATN, Unione Artigiani

Gabriele Farina

Pubblicato

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TORINO – Sciopero dei tassisti oggi anche a Torino, cui hanno preso parte circa 300 vetture bianche. Partiti dall’Allianz Stadium, hanno raggiunto il Palazzo della Regione Piemonte passando dalla tangenziale.

Questo il comunicato dei sindacati Fast Confsal Taxi, SATaM, TAM, USB-Taxi, Un.i.c.a. Filt CGIL, CLAAI, URITAXI, UTI, UNIMPRESA, OR.S.A. Taxi, UGL-taxi, Federtaxi CISAL, Sitan/ATN, Unione Artigiani.

Le Organizzazioni Sindacali e Associazioni di Categoria che hanno proclamato lo sciopero per l’intera giornata del 21 maggio 2024 per il settore Taxi, fatte salve le fasce di garanzia e i servizi sociali previsti dalla normativa, hanno deciso di organizzare per lo stesso giorno del 21 maggio un grande momento di protesta a Roma, che sarà accompagnato dal fermo di servizio Nazionale in tutte le altre città.

Le motivazioni che ci hanno indotto a questa scelta, sono già state espresse nei precedenti comunicati e sono riconducibili ad un evidente tentativo d’interferenza nella trascrizione dei Decreti attuativi e nelle disposizioni che dovranno regolamentare le piattaforme d’intermediazione, dai poteri forti di Multinazionali senza scrupoli che da anni stanno cercando di attaccare il nostro settore per destrutturarlo.

Il timore che si riaffaccino i fantasmi che nel luglio del 2022, ci avevano costretto ad una forte reazione sono evidenti, sebbene siano diversi gli interlocutori al Governo.

Oggi come allora serve una reazione forte della categoria per ricordare a questo Governo e ai Ministri competenti gli impegni presi durante i nostri incontri.

La riapertura del confronto, da troppo tempo interrotto, e la chiusura definitiva dei lavori senza ingerenze di nessun genere, sono i passaggi fondamentali per chiudere la vertenza, apportando quelle modifiche sostanziali ai decreti attuativi da noi proposte in più riprese.

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